Appalti

Estero, «grandi potenzialità in Albania per le imprese italiane, anche nelle infrastrutture»»

di Q.E.T.

I rapporti economici fra l'Albania e l'Italia sono già abbastanza solidi ma «sono tante le
opportunità da sfruttare»: lo ha affermato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto all'apertura del forum economico Albania-Italia, in corso a Tirana nell'ambito della prima Missione imprenditoriale che vede la presenza di circa 200 aziende, Associazioni Industriali, di Categoria e Istituzioni pubbliche, e Banche italiane.
Al forum partecipano anche Michele Scannavini, Presidente dell'Agenzia ICE, Vincenzo
Boccia, Presidente di Confindustria, Guido Rosa, Vice Presidente ABI per l'internazionalizzazione, Mauro Del Savio, Presidente di Finest, Alessandro Decio, amministratore Delegato di SACE e Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di Simest.
Presente all'apertura del forum anche il premier albanese Edi Rama, il ministro dell'Economia e Finanze Arben Ahmetaj e quello per la tutela delle imprese Sonila Qato.

A parere di Scalfarotto sarebbero molti gli elementi che favorirebbero una maggiore presenza delle imprese italiane, a partire dalla larga conoscenza della lingua italiana, alla
posizione geostrategica del Paese, ai tassi di crescita estrememente interessanti dell'economia albanese, alla disponibilità di manodopera qualificata ad un prezzo più
conveniente rispetto agli altri paesi ed al fatto che l'Albania è ormai anche candidata ad aderire all'Unione europea e «noi abbiamo percepito il segnale di cambiamento dell'Albania», ha ribadito Scalfarotto.
L'agroindustria, l'energia e le infrastrutture sono i settori di maggiore interesse per le
imprese presenti alla missione che in giornata effettueranno oltre 1300 B2B con i partners albanesi.

Il premier albanese, Edi Rama, aggiunge i motivi per cui conviene investire in Albania: «Bassa pressione fiscale, burocrazia più snella, grazie alle riforme che si stanno attuando, a partire da quella della giustizia, che il governo si è impegnato a concretizzare. Vorremmo fare dell’Albania una piccola Italia efficace», continua Rama. Seduto accanto a lui Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. Una presenza che Rama ha sottolineato, ringraziandolo. «L’Albania è un partner strategico per creare una grande piattaforma nei Balcani e nel Mediterraneo: Albania come porta dei Balcani e l’Italia porta del mediterraneo. Siamo qui in forze, quantitativamente e qualitativamente. Con la nostra presenza vogliamo segnare l’avvio di un percorso, una grande partita in chiave industriale, intendendo l’industria in senso largo, e quindi anche servizi, turismo, cultura», ha detto Boccia, per la prima volta presente ad una missione di sistema all’estero.
Un appuntamento, come ha sottolineato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, che è stato mantenuto nonostante la campagna elettorale, proprio per l’importanza che Tirana riveste per l’imprenditoria italiana, testimoniata anche dalla nascita, poco più di un anno fa, di Confindustria Albania, presieduta da Sergio Fontana.

Alla missione è presente anche l'Oice, guidata dalla vice-presidente Oice per le Pmi Beatrice Majone sta guidando una delegazione di 23 associati (la più numerosa tra quelle presenti di Confindustria) nell'ambito della missione di governo del Sottosegretario Ivan Scalfarotto a Tirana. Una missione di sistema in un paese in cui l'Italia è il primo partner commerciale ed in cui è il primo investitore.

Nel corso del tavolo dedicato alle infrastrutture, alla presenza del Ministro albanese delle infrastrutture ed energia e del Direttore del fondo di sviluppo di Albania, l'OICE ha dato avvio operativo al MOU siglato a maggio 2017 con Aace, Associazione omologa delle società di progettazione albanesi. «La progettazione è il primo step della catena del valore delle infrastrutture e l'Albania, in vista della prossima adesione all' Ue e del ruolo emergente nell'area regionale, deve intervenire su questo fronte - ha detto la Vice Presidente Majone ed ha aggiunto - La presenza storica ed attuale della nostra ingegneria ed architettura insieme ai rapporti che stiamo costruendo sono un punto di partenza per nuove collaborazioni e opportunità di business».
Nel corso della missione le 23 società dell'OICE hanno svolto circa 150 b2b.

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