Appalti

Costruzioni, nei «lavori specializzati» un'impresa su cinque è di cittadini stranieri

di Massimo Frontera

Nel 2017 sono arrivate a quota 590mila le imprese attive in Italia costituite da cittadini stranieri, pari al 9,6% di tutte le imprese registrate sul territorio nazionale. Solo nell'ultimo anno il numero è aumentato di 19.197 unità, pari al 42% dell'intero saldo annuale di imprese. È quanto emerge dall'indagine condotta da Unioncamere-InfoCamere a partire dai dati del registro delle imprese delle Camere di commercio, sulla presenza in Italia di imprese guidate da persone nate all'estero, riferita al 2017.

In questo quadro, il settore delle costruzioni è una componente di assoluto rilievo. I cantieri rappresentano infatti il secondo comparto produttivo in valori assoluti per presenza di imprese guidate da cittadini stranieri. Più precisamente, nel lavori di costruzione specializzati le imprese straniere sono 108.909, pari al 21,2% sul totale (513.032 unità). Il settore delle costruzioni è superato in valori assoluti solo dal commercio al dettaglio, con 162.170 imprese su 861.296 totali (pari al 18,8%).

I cantieri si incontrano nuovamente al quinto posto, occupato dal settore "costruzione di edifici". In questo caso le imprese guidate da stranieri sono 23.467mila, pari al 7,6% del totale (310.552 unità). Al decimo posto della classifica c'è il settore che include i "servizi per edifici e paesaggio" con 14.345 imprese straniere, pari al 19,7% del totale. Infine, al 14esimo posto c'è il settore delle attività immobiliari, con 5.802 imprese guidate da stranieri, pari al 2% del totale (286.281 unità).
Sotto il profilo delle nazionalità, la leadership delle imprese di costruzione specializzate è dei cittadini marocchini, con 8.438 unità. Nell'edilizia non specializzata, invece, dominano incontrastati i cittadini rumeni con 30.449 imprese.

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