Appalti

Cerved: crescita di ricavi in vista anche per le imprese di costruzione, ma i debiti finanziari zavorrano i bilanci

di A.A.

Per la prima volta da molti anni anche il settore delle costruzioni vede «segnali di avvio di un nuovo ciclo espansivo, seppure in un quadro ancora incerto per le opere pubbliche». Ad affermarlo è il Cerved (primario operatore in Italia nell'analisi del rischio del credito), all'interno dell'Industry Forecast 2017-2019, le previsioni economiche-finanziarie e sul rischio di credito di 223 settori dell'economia italiana, diffuso ieri.

Lo studio segnala una crescita media del fatturato delle imprese di costruzione del 3,2% nel triennio 2017-2019, partendo da un dato iniziale di 139 miliardi di euro; una crescita in linea con la media prevista per altri settori (anche se per mezzi di trasporto e metallurgia è prevista una crescita media di oltre il 4%, ma a fronte di modesti valori intorno al +2% annuo per aziende agricole, largo consumo e sistema moda).
Tuttavia la situazione delle imprese di costruzione - segnalano i dati Cerved - resta critica per quanto riguarda la sostenibilità dei debiti. I dati sono in questo caso peggiori della media dei settori: i debiti finanziari ammontano a 93,6 miliardi di euro, pari al 67% del fatturato e pari a 5,4 volte il margine operativo lordo, a fronte di una media di 3,9 e di settori come la chimica e farmaceutica che hanno un valore di 1,9, l'hi-tech 2,2, i servizi 2,6. Peggio fanno le aziende agricole (6,4) e le imprese del settore logistica-trasporti (8,4).

LA SITUAZIONE GENERALE
Si consolida secondo il report del Cerved la ripresa economica del Paese e con essa migliorano anche i conti delle imprese italiane. Nel triennio 2017-2019, infatti, quasi tutti i principali indicatori economici delle aziende registrano il segno più, con fatturato e valore aggiunto che crescono di oltre il 3% (3,2% e 3,1%) e gli investimenti che segnano un aumento di ben otto punti percentuali (+8,2%). Più contenuti l'incremento della redditività - il rapporto fra il margine operativo lordo (MOL) e i ricavi -, che passa dall'8,4% all'8,5% (+0,1%), e della sostenibilità del debito – il rapporto fra i debiti finanziari e il MOL -, che nel 2019 varrà 3,7 volte il MOL (contro le 3,9 del 2017). Rimane stabile, invece, la patrimonializzazione, il rapporto fra il patrimonio netto e gli attivi, pari al 33,8%.

I SETTORI, fatturato
La seconda edizione dell'Industry Forecast di Cerved ha stilato una classifica dei macro e micro settori più in salute e più in sofferenza sui fronti dell'aumento del fatturato e della sostenibilità del debito. I primi macrosettori per crescita del fatturato sono i mezzi di trasporto (+4,5%), la metallurgia (+4,2%), la logistica e l'elettromeccanica (entrambi registrano un +3,5%), con un incremento superiore alla media nazionale. Gli ambiti che invece aumentano il fatturato a un ritmo più lento, inferiore alla media italiana, sono la moda (+1,6%), le aziende agricole (+1,8%) e il comparto informazione e comunicazione (+2%).

I SETTORI, debiti
La seconda edizione dell'Industry Forecast di Cerved ha stilato una classifica dei macro e micro settori più in salute e più in sofferenza sui fronti dell'aumento del fatturato e della sostenibilità del debito. I primi macrosettori per crescita del fatturato sono i mezzi di trasporto (+4,5%), la metallurgia (+4,2%), la logistica e l'elettromeccanica (entrambi registrano un +3,5%), con un incremento superiore alla media nazionale. Gli ambiti che invece aumentano il fatturato a un ritmo più lento, inferiore alla media italiana, sono la moda (+1,6%), le aziende agricole (+1,8%) e il comparto informazione e comunicazione (+2%).

Il report del Cerved sulle imprese

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