Appalti

Pedemontana Lombarda, il Tribunale di Milano dice «No» al fallimento

di R.I.T.

La Pedemontana non fallirà. Lo ha deciso ieri il tribunale di Milano, a conclusione di un procedimento che dura da sei mesi, dopo che la procura aveva chiesto l’insolvenza per la società impegnata a costruire la strada da 60 chilometri dalla provincia di Varese a quella di Bergamo. Per ora sono stati realizzati i primi 20 chilometri, con l’utilizzo di 1,2 miliardi di contributi pubblici, 200 milioni di prestito ponte da parte delle banche, 450 milioni tra equity e prestito dalla controllante Serravalle.
Ma il progetto è fermo da anni e stenta a decollare, nonostante la volontà dichiarata del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, di procedere.

A fronte di queste difficoltà la procura ne chiedeva il fallimento, a cui però si è opposta la società guidata da Maurizio d’Andrea. «La decisione ci permette di uscire dalle difficoltà, ora l’attenzione sarà rivolta al completamento dell’opera strategica», ha commentato. Anche la procura alla fine ha rinunciato alla richiesta, ritenendosi soddisfatta degli obiettivi raggiunti e fatti valere dall’avvocato Luigi Arturo Bianchi (studio GBP): il prestito con le banche è stato rinegoziato, pertanto il piano industriale può essere sostenibile anche se l’opera non venisse completata; la società ha in cassa una liquidità di circa 50 milioni

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©