Appalti

Universiadi 2019 in ritardo, via libera al Commissario e alle deroghe al Codice

di Alessandro Arona

Arrivano un commissario straordinario e ampie deroghe al Codice appalti per la realizzazione delle opere necessarie alle Universiadi 2019, organizzate dalla Regione Campania in collaborazione con lo Stato. Lo prevede un emendamento
alla manovra
riformulato e approvato dalla commissione Bilancio del Senato, e che sarà oggi recepito nel maxi-emendamento del governo al disegno di legge.

Il commissario avrà pieni poteri sull'approvazione dei progetti in conferenza di servizi (con termini dimezzati), potrà derogare a tutti i termini del Codice appalti sulle procedura di gara, potrà fare appalti integrati (sempre in deroga al Codice 2016), potrà utilizzare le procedure negoziate senza gara, invitando almeno cinque imprese.

Ancora una volta, dunque, l'Italia cade nel solito schema: mi butto, ottengo l'assegnazione dell'evento, poi scopro che sono in ritardo, e infine arrivano il commissario e le procedure speciali. L'allarme sui ritardi era stato infatti lanciato un mese fa dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

La Federazione Internazionale dello Sport Universitario (FISU) ha assegnato il 5 marzo 2016 alla Regione Campania il compito di organizzare le Universiadi 2019. La Regione a sua volta aveva affidato il compito alla neocostituita ARU (Agenzia regionale Universiadi), che tra le altre cose aveva l'incarico della «pianificazione e realizzazione degli interventi infrastrutturali per il potenziamento e l'efficientamento dell'impiantistica sportiva, necessarie alla realizzazione delle Universiadi 2019, secondo la specifica programmazione».
Per realizzare l'evento è previsto un budget di 278 milioni di euro, finanziati con fondi Fsc, altri fonti nazionali nel Patto con la Campania, Por Campania, e destinati per 150 milioni a interventi infrastrutturali (impianti sportivi e villaggio olimpico nella ex sede Nato di Bagnoli) e il resto per servizi e costi organizzativi.

«Per riuscire a completare le opere per le Universiadi entro la primavera 2019 - ha detto De Luca il 30 ottobre - è necessario dimezzare i tempi per le procedure di gara e gli affidamenti alle imprese e questo dobbiamo farlo in un contesto di legalità. Per questo ci sarà una riunione all'Anac dove si definirà il testo di una legge ad hoc che deve essere approvata per le Universiadi, altrimenti in un anno e mezzo diventa complicato». Nell'emendamento approvato è prevista infatti una «Cabina di coordinamento» con la presenza di vari ministri e del presidente dell'Anac.

Il commissario dovrà essere scelto - con Dpcm d'intesa con il presidente della Regione Campania - entro gennaio 2018 (30 giorni dall'entrata in vigore della legge di Bilancio) tra i prefetti da collocare fuori ruolo e non avrà compensi o gettoni di presenza.
Nella cabina di coordinamento presieduta dal ministro dello Sport, faranno parte anche ministero dell'Istruzione e della Coesione, il commissario straordinario, il presidente della Regione Campania, il sindaco di Napoli, il presidente della Fisu, del Cusi e del Coni e il
presidente dell'Anac. Si prevede anche che il prefetto di Napoli assicuri la
prevenzione di infiltrazioni mafiose.

Ma il cuore della nuova normativa sono i poteri speciali e le deroghe.
Il commissario avrà il «compito di provvedere all'attuazione del piano di interventi volti alla progettazione e realizzazione di lavori e all'acquisizione di servizi e beni, anche per eventi strettamente connessi allo svolgimento della manifestazione sportiva».
Il commissario (comma 2) subentra a tutti i soggetti prima competenti per il Programma Universiadi, in particolare l'ARU, e per approvare i progetti gestirà una conferenza di servizi con termini ridotti, in deroga alle regole generali della Riforma Madia, e sulla base del modello-Cortina, introdotto per i mondiali di sci dal Dl 50/2017. In base a quel modello, dunque, il commissario Universiadi potrà chiudere la conferenza con un proprio decreto, senza alcun principio "democratico", e dunque approvare l'opera.

Ancora più ampi rispetto al modello Cortina sono invece le deroghe al Codice appalti (comma 6), tra cui in particolare la possibilità di ridurre tutti i termini di legge per le procedure di gara (articoli 32, 60-62, 74, 79, 97, 183, 188 e 189). Possibile anche l'utilizzo senza limiti (per lavori, servizi e forniture) della procedura negoziata senza gara di cui all'articolo 63 del Codice, invitando almeno cinque operatori.

«Il prefetto di Napoli - recita il comma 9 - assicura lo svolgimento, in forma integrata e coordinata, di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'affidamento e nell'esecuzione dei contratti pubblici nonché nelle erogazioni e concessioni dì provvidenze pubbliche comunque connessi allo svolgimento della Universiade 2019».

L'emendamento Universiadi approvato

La norma-Cortina che ha fatto da modello

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©