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La vera Brebemi nasce ora, con tre anni di ritardo: aperto il raccordo con l'A4

di Marco Morino

La vera Brebemi, la direttissima autostradale Brescia-Milano, nasce ieri, circa tre anni e mezzo dopo l’apertura ufficiale del 23 luglio 2014. Tre anni e mezzo punteggiati dalle polemiche, a causa di volumi di traffico giudicati deludenti e inferiori alle attese, anche per l’insufficienza dei collegamenti tra la Brebemi e il sistema nazionale delle autostrade.

La vera Brebemi nasce ieri con l’apertura delle rampe che collegano la direttissima all’autostrada A4 Milano-Venezia nei pressi di Brescia. Questa interconnessione (5,64 chilometri di asfalto per un costo di 57,9 milioni di euro) si è resa necessaria per collegare finalmente Brebemi alla rete autostradale nazionale sul versante Est e sopperire alla mancata realizzazione di importanti collegamenti infrastrutturali previsti dal progetto originario, la cui assenza penalizza fortemente sin dall’origine la possibilità di utilizzo della Brebemi. Sul versante Ovest, Brebemi è da tempo collegata alla Teem, la tangenziale est esterna di Milano. Grazie all’interconnessione con la A4 nei pressi di Brescia ora Brebemi è pienamente inserita, con tre anni e mezzo di ritardo, nel sistema delle autostrade nazionale e internazionale.

Su questo aspetto concordano sia il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, sia il presidente della Brebemi, Francesco Bettoni, entrambi presenti a Travagliato per il taglio del nastro. «È vero - dice il ministro - oggi (ieri, ndr) si inaugura davvero la Brebemi. L’interconnessione con la A4 nei pressi di Brescia è un’opera molto importante che dà piena funzionalità alla Brebemi, e che permette spostamenti più rapidi e una logistica più semplice. È un’opera - prosegue Delrio - che seppur non enorme è utilissima e darà una grande funzionalità al sistema autostradale italiano». Secondo Delrio, la vicenda Brebemi insegna «che in questo Paese si danno dei giudizi un po’ troppo frettolosi: si pianta un alberello e si vuole che diventi subito una quercia. Non è così. Bisogna avere la pazienza di aspettare». D’ora in avanti, secondo il ministro, ci sarà la licenza di dare un giudizio sulla Brebemi, perché finalmente Brebemi potrà esprimere appieno tutte le sue potenzialità.

«Noi diciamo - rincara Bettoni - che la vera Brebemi nasce con l’apertura delle rampe che ci collegano alla A4. Finalmente l’opera è completata e interconnessa con l’Europa: l’Est e l’Ovest non sono mai stati così vicini. Ora siamo pronti a giocare un ruolo importante nella sostenibilità dei collegamenti nel Nord Italia». La Brebemi «è un’infrastruttura che ci permette di fare sistema» afferma Paolo Grandi, chief governance officer di Intesa Sanpaolo. Ca’ de’ Sass è il principale azionista di Brebemi, con il 55,79% delle quote. La Brebemi è la prima infrastruttura autostradale italiana realizzata in project financing. L’investimento (1.737 milioni di euro) è stato finanziato per circa il 71% con prestiti bancari e per circa il 29% con mezzi propri messi a disposizione dai soci (equity). Il progetto beneficia inoltre, a partire dal 2016, di contributi in conto investimenti per complessivi 320 milioni di euro, di cui 60 già erogati dalla Regione Lombardia e 260 statali che saranno erogati in 13 annualità. L’investimento viene ammortizzato grazie ai ricavi dei pedaggi autostradali e con l’incasso di un indennizzo finale da parte del nuovo concessionario che subentrerà nella gestione a fine concessione (nel 2039), tramite gara pubblica.

«I ricavi di Brebemi - dice Bettoni - sono passati da 11,4 milioni del 2014 a 61,2 milioni attesi per fine 2017; l’Editba, che nel 2014 era negativo (-1,3 milioni) quest’anno sarà positivo per 36 milioni. Nel 2018 ci attendiamo, grazie all’interconnessione con la A4, un incremento dei flussi di traffico del 30-35% rispetto ai livelli attuali. Questo ci consentirà di raggiungere il break-even nel 2019».

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