Appalti

Anas/2. Ripartono le manutenzioni «ripetitive» ma metà dei bandi pronti resta bloccata

di Alessandro Arona

Via libera dell'Anas a tutti i bandi ad accordo quadro per manutenzioni straordianrie "di carattere ripetitivo" (come pavimentazioni, segnaletica, barriere) e ancora in frigorifero tutti quelli su opere d'arte, parti strutturali delle infrastrutture, manutenzione insieme a nuove opere. Vediamo perché.

L'obiettivo dell'Anas, annunciato dal direttore Appalti Adriana Palmigiano alla presentazione del Piano investimenti, il 4 ottobre, era quello di metere in gara negli ultimi tre mesi dell'anno bandi ad accordo quadro per manutenzione straordinaria per un valore di circa un miliardo di euro. Lo stesso giorno, però, l'Anac emanava l'atteso parere sulla gara Anas per la Ss 131 che in sostanza metteva in dubbio la possibilità di inserire negli accordi quadro di lavori anche nuove opere insieme alla manutenzione (rinviando però il tema ad altra sede) e chiariva in modo netto che anche per gli accordi quadro deve essere messa in gara - come previsto dal Codice in via generale - la progettazione esecutiva.

Una lettura che, come noto, ha indotto il presidente Armani a congelare tutti i nuovi bandi per accordo quadro in atesa di chiarimenti, sollecitati come urgenti in primis al ministero delle Infrastrutture. A caldo Armani disse che sicuramente i maggiori problemi, rispetto all'interpretazione dell'Anac, ci sarebbero stati rispetto ai bandi per manutenzione straordinaria + nuove opere (modello Ss 131), che Anas aveva in preparazione numerosi; e anche quelli dove la manutenzione straordinaria avesse ad oggetto ponti, viadotti e gallerie, o comunque parti strutturali delle infrastrutture, e dunque - a detta dell'Anas - fosse di fatto impossibile predisporre fin dall'inizio la progettazione esecutiva, o comunque se così fosse stato sarebbe venuto meno gran parte del vantaggio di accorprare gli interventi in accordi quadro.

Dopo un paio di settimane l'Anas ha deciso di ripartire con i bandi ad accordo quadro per manutenzioni straordinarie "di carattere ripetitivo", cioè con lavorazioni definibili nel bando sulla base di progetti-tipo e prezziari-tipo, come rifacimento pavimentazioni, sostituzione barriere spartitraffico o laterali, sostituzione segnaletica, da dettagliare poi in fase di affidamento "a valle" sulla base del tratto di strada effettivamente affidato. Un metodo in qualche modo ritenuto compatibili con la definizione del Codice di "progetto esecutivo", o comunque rientrante nella fase transitoria del Codice che ammette l'appalto integrato per le manutenzioni straordinarie che non coinvolgano le parti strutturali (fino all'emanazione del decreto Mit sui livelli di progettazione).

Restano ancora congelati, in attesa di chiarimenti normativi dal Ministero, gli altri bandi "più impegnativi" ad accordo quadro, quelli per opere d'arte sicuramente, ma anche parte di quelli su impianti tecnologici e opere complementari.

In base a quanto comunicato dall'Anas il 4 ottobre sulle gare in arrivo, si può stimare che circa la metà (500 milioni) possa entrare nella prima categoria (sbloccabile subito) mentre l'altra metà resta congelata in attesa di chiarimenti. Ma a parte i tre bandi già pubblicati, è in corso tra Anas e Mit un aintensa interlocuzione per cercare di far rientrare nella prima categoria quanti più bandi possibile.

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