Appalti

Scuole, Legambiente: in 4 anni solo il 3,5% degli interventi sulle strutture più a rischio

di Massimo Frontera

L'anagrafe scolastica? è all'anno zero. La sicurezza degli edifici? C'è ancora tanto da fare. La valutazione di Ecosistema Scuola di Legambiente sulla condizione delle scuole in Italia ha «poche luci e molte ombre».Il documento - presentato ieri a Roma dalle associazioni che lo hanno curato e discusso da un ampio panel di specialisti della materia - non si limita a una fotografia, ma individua un andamento nella spesa programmata da Stato e Regioni per le varie misure dedicate all'ammodernamento degli spazi per l'istruzione. E proprio qui che il giudizio è molto severo. Tra le emergenze c'è per esempio la situazione delle scuole che si trovano in zone classificate a maggior rischio sismico (1 e 2): complessivamente 15.055 plessi, pari al 41% del totale. Ebbene, in quattro anni finanziati 992 progetti tra interventi per adeguamento sismico e nuovi edifici, di cui solo 532, pari al 3,5% del totale, in aree a rischio elevato. «Di questo passo - stima il rapporto - occorreranno altri 113 anni per mettere in sicurezza le scuole nelle aree più fragili del Paese».

Più in generale, a fronte delle ingenti risorse stanziate in varie linee di programmazione, i cantieri effettivamente prodotti e conclusi non sono molti. «Dai dati relativi al sito cantieriscuole.it di #Italiasicura.scuole - si legge nel rapporto - emerge infatti che, alla data del 3 ottobre 2017, sono 12.271 gli interventi di edilizia scolastica finanziati in questi ultimi anni attraverso 21 linee di finanziamento, per un importo complessivo di 4.153.651.965,72 euro. Sempre dalla stessa banca dati, si evince però, che attualmente solo 6.157 cantieri risultano conclusi, confermando la difficoltà di Comuni e Province anche a portare a termine gli interventi finanziati e non solo, come vedremo, ad accedere alle linee di finanziamento».

Molto duro anche il giudizio sull'anagrafe dell'edilizia scolastica, il data base nazionale affidato all'aggiornamento progressivo delle Regioni. «L'anagrafe scolastica - questo il giudizio del rapporto - è ancora all'anno zero: incompleta, imprecisa e inadeguata».
«L'anagrafe dell'edilizia scolastica va completata rapidamente - ha detto la presidente di Legambiente Rossella Muroni - insieme al finanziamento delle diagnosi statiche ed energetiche di tutti gli edifici, con l'obiettivo di avere entro il 2020 il fascicolo di fabbricato per ogni scuola d'Italia».
L'importanza dell'anagrafe, spiega il rapporto, sta nel fatto che è lo strumento più valido per decidere la programmazione delle risorse. «Eppure oggi l'anagrafe è ancora incompleta perché - spiega il rapporto - mancano all'appello ben 6.315 edifici, il 15% del totale; ed è imprecisa perché ci sono 14.711 istituti registrati due volte; e poi riporta una zonizzazione del rischio vecchia, sostituita nel 2003 dall'attuale, complicando la lettura dei bisogni reali».

La fotografia che emerge è quella appunto di un patrimonio edilizio scolastico «di bassa qualità, con carenze significative di vario tipo, dalla messa in sicurezza antisismica all'adeguamento alle normative (circa 1 scuola su 2 non ha il certificato di idoneità statica, di collaudo statico, di agibilità e di prevenzione incendi)».

Il rapporto 2017 di Ecosistema Scuola Legambiente sull'edilizia scolastica

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