Appalti

Ricostruzione in Centro Italia, De Micheli: più spazio alla trattativa privata nelle gare pubbliche

di Massimo Frontera

Più spazio alla trattativa privata per le gare pubbliche, più decentramento dei soggetti attuatori e delle centrali di committenza, più chiarezza sulle norme per gestire la ricostruzione in Abruzzo nei casi in cui i danni sono stati causati dai due sismi del 20109 e del 2016-2017.

Sono queste le novità normative a cui sta lavorando la commissaria alla ricostruzione Paola De Micheli che lo scorso venerdì si è recata a Foligno, in Umbria dove, con la presidente della Regione, Catiuscia Marini, e altri tecnici e responsabili della gestione post-sisma, ha fatto il punto sui problemi e sulle novità in arrivo cui si sta lavorando. Tra le altre cose, De Micheli ha promesso di intervenire su alcuni colli di bottiglia finora individuati: «là dove ci siano ancora problemi di ordine burocratico, come nel caso della ricostruzione pesante o degli edifici pubblici, procederemo a una ulteriore semplificazione», ha promesso. Sempre in Umbria, la commissaria ha annunciato che si sta lavorando a nuove ordinanze e provvedimenti legislativi relativi alla ulteriore semplificazione delle procedure per appalti e gare, macerie, di carattere fiscale.

Tra queste misure ci sono appunto quelle per il decentramento dei centri di attuazione dei lavori e della committenza. L'idea che si passi dall'attuale stazione unica appaltante (Invitalia) a cinque o addirittura sei centrali di committenza, con l'aggiunta di una stazione appaltante per ciascuna regione e due stazioni appaltanti nel caso delle Marche (oltre Invitalia). Anche sui centri attuatori si chiede un decentramento che passa attraverso il coinvolgimento delle diocesi, dei comuni e anche delle province.

De Micheli ha poi annunciato «provvedimento legislativo, con il contributo di Anac, per la ricostruzione degli edifici pubblici strategici». «Daremo ai soggetti attuatori – ha detto - strumenti necessari per poter fare le gare d'appalto con procedura negoziata, già presente nel codice degli appalti, che è la più veloce che possa essere utilizzata e potrà essere applicata per tutti gli immobili che stanno dentro alle ordinanze del commissario».
«A breve - ha aggiunto - ci sarà anche una nuova ordinanza che sarà costruita selezionando immobili pubblici strategici, urgenti ed emergenziali sulla base delle indicazioni che arriveranno dai territori».

Per parte sua la presidente Marini ha ricordato che in Umbria sono già state concesse diverse autorizzazioni per l'avvio dei lavori di ricostruzione di edifici classificati in fascia B, cioè con danni lievi: «è fondamentale - ha detto Marini - che questa ricostruzione acceleri il più possibile il suo corso, perché così intanto i cittadini possono rientrare nelle loro abitazioni e non pesare sul sistema pubblico di assistenza».

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