Appalti

Lavori all'estero/3. Cooperazione, CdP firma quattro accordi: finanziamenti per 207 milioni

di A.A.

Dal Marocco all'Iraq, passando per il Mozambico: Cassa Depositi e prestiti conferma il proprio impegno nell'ambito della Cooperazione Internazionale, firmando nuovi contratti di finanziamento per contribuire alla crescita dei paesi in via di sviluppo.

La prima iniziativa riguarda il Marocco, dove è stata sottoscritta con l'Office National des Chemins de Fer (ONCF, il gestore nazionale delle ferrovie in Marocco) una Convenzione Finanziaria di 13 milioni di euro per sostituire su 712 km della rete ferroviaria i sistemi radio esistenti con il GSM-R, utilizzato come standard per le comunicazioni fra treni e centri di controllo. Il progetto è realizzato da un consorzio internazionale di imprese di cui fa parte l'italiana Fullsystem Srl, attiva nella progettazione e realizzazione di impianti di telecomunicazione.

CDP è anche in l'Iraq: una Convenzione Finanziaria di 99.1 milioni di Euro è stata infatti sottoscritta con il Ministero delle Finanze per il completamento della manutenzione urgente della diga di Mosul, la più grande del Paese e la terza del Medio Oriente. Il finanziamento a credito di aiuto è a complemento di un altro sostegno finanziario pari a circa 200 milioni di dollari già concesso dalla Banca Mondiale come budget support al Governo iracheno, per sostenere il Paese nella manutenzione di questa infrastruttura strategica. La Convenzione Finanziaria, dunque, permetterà di completare la ristrutturazione della diga, lasciata negli ultimi anni in uno stato di incuria a causa dell'instabilità politica dell'Iraq, garantendone il regolare e sicuro utilizzo.

Due nuovi contratti di finanziamento, infine, sono stati sottoscritti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze del Mozambico.
Il primo di 60 milioni di euro è destinato alla costruzione e ristrutturazione dei sistemi di drenaggio delle acque piovane nella città di Maputo, con l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita e la sicurezza delle popolazioni beneficiarie, in accordo con le linee guida indicate negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, condivise con l'Unione Europea. Le inondazioni e il fenomeno dell'erosione causato dall'insufficiente drenaggio e dalla espansione urbana incontrollata hanno infatti messo a rischio la salute della popolazione. Con questa iniziativa, finanziata a credito di aiuto, si intende contribuire al miglioramento delle condizioni igieniche ed ambientali e alla riduzione dell'incidenza delle malattie di origine idrico ambientale.
Il secondo contratto, di 35 milioni di Euro, ha invece l'obiettivo di incrementare l'occupazione e l'inclusione sociale di 27.000 utenti di scuole e istituzioni nel settore tecnico–professionale, in particolare per gli indirizzi agrario e turistico – alberghiero, attraverso un miglioramento del sistema formazione – lavoro, e di soddisfare la domanda proveniente dai mercati locali, nazionali e regionali.

Le operazioni appena siglate confermano il ruolo strategico di CDP nel sistema italiano della cooperazione, in particolare come gestore amministrativo del Fondo rotativo per la cooperazione allo sviluppo.


IL RUOLO DI CDP
dal 1 gennaio 2016 CDP ha assunto il ruolo di Istituzione Finanziaria per la Cooperazione allo Sviluppo (Ifcs).

La legge 125/2014 che regola questa tipologia di interventi, indica tre linee di attività:
1) CDP ha una funzione di supporto tecnico-finanziario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci) e all'Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo (Aics).
2) CDP può agire come gestore amministrativo di Fondi di terzi, tra cui il Fondo Rotativo per la cooperazione allo sviluppo (Frcs), sottoscrivendo accordi con i Governi dei Paesi in via di Sviluppo, curando la gestione amministrativa dei crediti di aiuto. Oltre al Fondo Rotativo, CDP può curare la gestione di fondi nazionali, europei, internazionali o connessi a programmi dell'Unione Europea coinvolgendo anche il settore privato. Questa attività che unisce risorse finanziarie di diversa natura, definita blending, rappresenta la formula più efficace di finanziamento sulla scena europea. A ciò si aggiunge la gestione delle attività relative alla partecipazione al Club di Parigi, gruppo informale di alcuni Paesi creditori dei Paesi in via di sviluppo in tema di rinegoziazione del debito.
3) CDP può intervenire di propria iniziativa, attraverso l'utilizzo di risorse interne. Questa linea di attività prevede anche interventi in blending pubblico/privato, cioè con risorse CDP associate a quelle del Fondo Rotativo o ad altri fondi pubblici nazionali.

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