Appalti

Infrazioni/2: formalizzata a Rolle la nomina del supercommissario per la depurazione

di Giuseppe Latour

Il ruolo di commissario nazionale per la depurazione, istituito dal decreto Sud (Dl n. 243 del 2016), è ormai una realtà. Lo ha confermato ieri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi a margine dell'incontro sulle infrazioni europee a Roma: è stata ufficializzata la nomina di Enrico Rolle, professore di ingegneria ambientale e da anni super consulente del ministero guidato da Gian Luca Galletti. Il provvedimento di nomina è stato licenziato dal Governo e adesso la sua struttura è in fase di organizzazione. I commissari regionali nominati finora decadono in automatico.

Il suo compito, come noto, sarà arduo: dovrà sbloccare la partita dei progetti di depurazione incagliati da anni e, per farlo, avrà a disposizione una contabilità speciale che ingloberà tutte le risorse messe sul piatto finora, a partire dagli 1,8 miliardi della delibera Cipe n. 60 del 2012. Lavorerà in stretto raccordo con le società in house del Governo: Invitalia e Sogesid su tutte. E, soprattutto, costituirà un albo nazionale dei progettisti, controllato dall'Anac, dal quale bisognerà obbligatoriamente passare per ottenere tutti gli incarichi sotto la soglia del milione di euro.

I tempi, rispetto alle previsioni, sono stati per la verità piuttosto lunghi. In base al decreto Sud, infatti, il nuovo commissario sarebbe dovuto arrivare entro 30 giorni: quindi, per la fine di gennaio. È servito più tempo per trovare la figura giusta, ma alla fine la scelta è caduta su Rolle, che negli anni ha maturato una grande conoscenza dei progetti di depurazione al Sud ed è quindi considerato un alto profilo tecnico in grado di sbloccare una situazione ferma da anni, sulla quale pendono diverse condanne da parte della Corte di Giustizia Ue.

I suoi poteri – va ricordato – sono molto incisivi. Con la nomina del commissario, tutti i commissari regionali "cessano dal proprio incarico" in automatico. Le risorse presenti nelle loro contabilità speciali e tutto il denaro relativo alla delibera Cipe n. 60/2012 passa immediatamente a una nuova contabilità speciale intestata al commissario unico. Stesse indicazioni per le Regioni: dovranno trasferire tutte le risorse per le quali non ci sia stata aggiudicazione provvisoria dei lavori sulla contabilità speciale del commissario unico. E non è tutto: i commissari regionali avranno un mese per trasmettere a Palazzo Chigi una relazione "circa lo stato di attuazione degli interventi di competenza e degli impegni finanziari assunti nell'espletamento dell'incarico, a valere sulle contabilità speciali loro intestate".

Il decreto di nomina, appena firmato a Palazzo Chigi, è stato esaminato dalle Regioni, che sono intervenute soprattutto per chiedere rassicurazioni su alcuni investimenti che, nell'ambito dei commissariamenti, hanno raggiunto un buono stato di avanzamento. Passata questa fase, è arrivata la firma del premier Paolo Gentiloni. Ora siamo alla Corte dei conti, che in settimana dovrebbe chiudere l'iter. Subito dopo Rolle inizierà ad organizzare il suo lavoro: l'obiettivo è raggiungere la piena operatività nel giro di un paio di settimane.

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