Appalti

Contratto Anas verso il Cipe di inizio agosto, ma i tecnici del Mef frenano ancora

di Alessandro Arona

Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e lo stesso premier Paolo Gentiloni stanno spingendo per chiudere una volta buona la paradossale vicenda del nuovo Contratto di programma Anas, previsto dalla legge di Stabilità 2016 e dalla stessa finanziato per 6,6 miliardi di euro, ma mai approvato per l'opposizione del ministero dell'Economia, con trattative infine che si trascinano da mesi.
Ora finalmente il clima sembra più sereno, e da Palazzo Chigi fanno sapere che «Anas, Mit e Mef stanno scrivendo l'articolato» e che «si sta lavorando per portare la delibera al Cipe nella seduta prevista per il 4 o l'8 agosto». Dal contratto di programma dipendono, lo ricordiamo, lo sblocco dei 6,6 miliardi, l'autonomia finanziaria dell'Anas e anche il progetto dell'integrazione nel Gruppo Fs.

Tuttavia che lo sbocco sia questo, l'ok al Cipe a inizio agosto, non è ancora sicuro. Gli scontri tra i dirigenti del Ministero dell'Economia e il presidente dell'Anas Gianni Armani sono stati durissimi nelle settimane scorse. A un certo punto Armani si è rifiutato di firmare una bozza che pure era stata offerta dal Mef, perché di fatto delineava un controllo a trasferimenti e spese ancora più rigido di quello attuale, piuttosto che un salto verso l'autonomia e il corrispettivo di servizio.

Il punto, comunque, è che le perplessità giuridiche ed economico-finanziarie, anche in seno a Palazzo Chigi, restano pesanti. In sostanza molti dirigenti di via XX settembre e della presidenza restano convinti che di fatto l'Anas resti un'azienda pubblica, e che i soldi che verrebbero trasferiti chiamandoli "corrispettivi di servizio" di fatto resterebbero trasferimenti a fondo perduto. C'è chi è convinto che i primi a bocciare la delibera sarebbero i giudici della Corte dei Conti.

Perplessità anche su Eurostat. L'obiettivo dell'operazione era far uscire l'Anas dalla pubblica ammnistrazione e dal bilancio pubblico, ma secondo i tecnici del Mef non si può far classificare un corrispettivo che serve a fare gli investimenti come corrispettivo di servizio. Contratto di disponibililtà, concessione, project financing? Queste idee di Armani non convincono molti dirigenti del Mef e di Palazzo Chigi: nelle concessioni c'è un privato che anticipa risorse proprie per fare gli investimenti, c'è un rischio, qui invece i soldi sono sempre dello Stato.
Secondo il Mef dunque l'Anas potrebbe non strappare a Eurostat l'ok all'uscita dalla Pa. E di conseguenza "addio fusione" con Fs.

Insomma, forse la parte politica del governo riuscirà a imporre la sua volontà sui tecnici, ma che vada davvero a finire così non è scontato.

Eppure il contratto Anas è previsto dalla legge. I commi 868 e seguenti della legge 28 dicembre 2015, n. 208 istituivano il Fondo unico Anas e soprattutto, al comma 870. così stabilisce:
«870. Il contratto di programma tra l'ANAS Spa e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha durata quinquennale e riguarda le attivita' di costruzione, manutenzione e gestione della rete stradale e autostradale non a pedaggio nella diretta gestione dell'ANAS Spa nonche' di servizi di interconnessione, decongestione, salvaguardia e sicurezza del traffico che l'ANAS Spa garantisce in tutto il territorio nazionale. Il contratto di programma definisce il corrispettivo annuale a fronte delle opere da realizzare e dei servizi da rendere sulla base di un piano pluriennale di opere e di un programma di servizi sulla rete stradale. Il contratto di programma stabilisce, altresi', gli standard qualitativi e le priorita', il cronoprogramma di realizzazione delle opere, le sanzioni e le modalita' di verifica da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Lo schema di contratto di programma e' approvato dal CIPE, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze per quanto attiene agli aspetti finanziari».

Ma la legge non è abbastanza chiara, hanno spiegato per mesi i tecnici del Mef.

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