Appalti

Servizi e forniture, regole (vincolanti) uguali per tutte le Pa con il bando-tipo Anac

di Mauro Salerno

La definizione precisa delle cause di esclusione, delle carenze delle offerte che possono o meno essere sanate in corsa grazie al soccorso istruttorio. E poi i chiarimenti sul subappalto, sulla suddivisione in lotti dei contratti, sui punteggi premianti da attribuire al rating di legalità e al futuro rating di impresa. Senza dimenticare i le funzioni del responsabile del procedimento e i presidi di legalità come le white list e i patti di integrità. A valle dell'entrata in vigore del correttivo e mentre procede il lavoro di revisione delle linee guida già emanate, l'Autorità Anticorruzione riprende l'attività di pubblicazione dei bandi-tipo, con l'obiettivo di standardizzare i comportamenti delle stazioni appaltanti. A questo scopo risponde il disciplinare-tipo per l'assegnazione di servizi e forniture sopra la soglia Ue (209mila euro) messo in consultazione dall'Anac fino al 5 agosto.

Si tratta del primo bando-tipo pubblicato dopo l'entrata in vigore del nuovo codice. E ovviamente non sarà l'ultimo. L'Anac sta già lavorando all'aggiornamento del modello standard per l'assegnazione dei servizi di pulizia (fuori dal contesto dei soggetti aggregatori) e soprattutto per l'aggiudicazione delle gare di progettazione. «È particolarmente importante per noi - sottolinea il consigliere dell'Autorità Michele Corradino - aver ripreso questa attività a valle dalla riforma del codice. Nonostante il lavoro di revisione delle linee guida, è fondamentale tornare a lavorare sui bandi-tipo per facilitare il lavoro delle amministrazioni e sgombrare il più possibile il campo dai dubbi sull'interpretazione delle nuove norme».

Indicazioni vincolanti per le Pa
Il disciplinare-tipo, accompagnato da una corposa relazione illustrativa, indica alle stazioni appaltanti la strada da seguire rispondendo a tutti i principali dubbi sull'interpretazione delle nuove norme. Con un grado di efficacia maggiore rispetto ai documenti analoghi varati prima dell'entrata in vigore della riforma dell'anno scorso: il nuovo codice appalti (Dlgs 50/2016, articolo 71) rende infatti vincolante l'utilizzo dei bandi-tipo dell'Autorità. Discostarsene è ancora possibile, ma bisogna spiegarne i motivi nella delibera a contrarre. Un'operazione che dovrebbe rendere meno agevole la scelta delle amministrazioni di prendere strade diverse da quelle indicate da Cantone. Oltre al contenuto vincolante il disciplinare-tipo contiene anche una serie di opzioni "facoltative" per le Pa. In questo caso alle stazioni appaltanti è lasciata la possibilità di scegliere tra diverse opzioni.

L'altra differenza rispetto al passato è che non si tratta di linee guida per scrivere il bando. Ma di un vero e proprio modello standard: un vero e proprio fac-simile da compilare con le informazioni in possesso delle stazioni appaltanti.

Bussola per servizi e forniture
Il disciplinare-tipo n. 1/2017 riguarda servizi e forniture di importo superiore alle soglie comunitarie (209mila euro) da aggiudicare all'offerta economicamente più vantaggiosa. Ma il contenuto è sufficientemente flessibile e, per espressa indicazione dell'Autorità, adattabile con qualche accorgimento anche a servizi particolari e anche a gare da assegnare con il prezzo più basso. Si applica alle amministrazioni che operano nei settori ordinari, ma l'Anac ne raccomanda l'utilizzo anche ai soggetti che operano nei cosiddetti settori speciali (energia, trasporti, gas, acqua, poste) «al fine di ottenere una maggiore standardizzazione dei bandi di gara».

Cause di esclusione e soccorso istruttorio
Uno dei pilastri del modello è la definizione precisa dei motivi che possono portare all'esclusione di un concorrente dalla gara. Qui il massimo sforzo è stato prodotto nel tentativo di standardizzare le prassi delle Pa arrivando a specificare una per una le carenze delle offerte che possono essere sanate in corsa integrando i documenti di gara su indicazione della stazione appaltante (soccorso istruttorio) e quelle che invece devono essere considerate «insanabili» e dunque rendono necessaria l'estrazione del cartellino rosso nei confronti delle imprese. Per semplificare, ciascuna irregolarità viene elencata e segnalata nel disciplinare-tipo con uno strumento grafici diversi: un quadratino indica le irregolarità sanabili, un triangolo quelle che portano all'esclusione.

Subappalti: chiarimenti sulla terna
Importanti chiarimenti, utili in prospettiva anche per i bandi di lavori, arrivano sulla terna dei subappaltatori . Con il disciplinare messo in consultazione l'Anac chiarisce almeno tre aspetti finora rimasti dubbi. Primo: l'impresa che non indica la terna non rischia l'esclusione, ma non potrà ricorre al subappalto. Secondo: è possibile che uno stesso subappaltatore venga elencato in rose di nomi indicate da più imprese, in modo da evitare effetti di restringimento della concorrenza derivanti dall'eventuale esiguità nel numero di soggetti specializzati in particolari attività. Terzo: la carenza di requisiti del subappaltatore comporta l'esclusione del titolare dell'appalto. Su questo aspetto la precisazione è particolarmente importante, visto che il Consiglio di Stato aveva avanzato dubbi sull'interpretazione da dare alla norma del codice.

Suddivisione in lotti. criteri di aggiudicazione, legalità
Il modello messo a punto dall'Anac si sofferma poi su tutta una serie di altri aspetti di rilievo per le stazioni appaltanti. Indicazioni fondamentali vengono date sulla suddivisione in lotti degli appalti, in modo da favorire la massima concorrenza. Vengono poi precisare le formule da utilizzare per la valutazione delle offerte, privilegiando le soluzioni che permettono di tenere conto del prezzo senza però esagerare il peso dello sconto offerto in fase di gara. Importanti anche i passaggi dedicati alle funzioni affidate al Rup e alla commissione giudicatrice (vedi valutazione delle offerte anomale), alla possibilità di attribuire punteggi premiali alle imprese i possesso del rating di legalità Antitrust senza penalizzare le imprese al di sotto dei due milioni di fatturato che non possono accedere alle "stellette" rilasciate dall'Autorità garante della concorrenza e anche al controllo dei requisiti antimafia, con particolare riferimento ai settori per i quali vige l'obbligo di iscrizione alle white list.

Lo schema di disciplinare-tipo per le gare di servizi e forniture messo in consultazione dall'Anac fino al 5 agosto

La relazione illustrativa dello schema di disciplinare-tipo su servizi e forniture

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