Appalti

Grandi opere, al via la variante per la galleria della Torino-Lione

di Filomena Greco

Con la pubblicazione entra nella fase finale il progetto relativo al futuro cantiere di scavo della Torino-Lione, che sarà posizionato a Chiomonte. Frutto di una variante al progetto originale dell’intera tratta, approvata definitivamente dal Cipe a gennaio 2015, il progetto nasce dalla richiesta di posizionare il cantiere in maniera tale da garantire maggiore sicurezza. Il futuro scavo del tunnel di base dal fronte italiano, dunque, non sarà a Susa, come originariamente previsto, ma a Chiomonte, ipotesi ritenuta di maggiore garanzia. Da ieri decorrono i 60 giorni per depositare eventuali segnalazioni o osservazioni e inizia così il procedimento di Via (valutazione di impatto ambientale) che porterà alla fase esecutiva del piano e poi alla vera e propria cantierizzazione.

Si tratta dell’ultimo tassello nel processo di autorizzazione delle opere per la tratta internazionale della Torino Lione, per la quale in questi mesi Telt sta avviando le gare per l’ingegnerizzazione e per alcuni lavori. L’ultima in ordine di tempo è la gara avviata per la realizzazione dei Pozzi d’Avrieux, sul territorio francese, del valore di circa 300 milioni.

Lo scavo principale per la realizzazione del futuro tunnel di base - su territorio italiano - sarà avviato nell’attuale cantiere di Chiomonte, che sarà ampliato per circa quattro ettari e mezzo, dove si sono da poco conclusi i lavori per la realizzazione del tunnel geognostico della Maddalena. In sostanza la talpa tornerà a scavare in parallelo con la galleria finora realizzata, fino a incrociare l’asse del tunnel di base, da lì lo scavo procederà in direzione Susa. Si tratta di uno dei lotti di lavori tra i più significativi dell’intera opera, con un valore di 900 milioni. La variante in realtà non prevede alcuna variazione del tracciato della tratta transfrontaliera della Torino-Lione, 65 km tra Susa/Bussoleno in Piemonte e Saint-Jean-de-Maurienne in Savoia, il cui elemento centrale sarà il tunnel di base del Moncenisio, a doppia canna, da 57,5 km.

Dalle gallerie della Maddalena si accederà all’area di sicurezza predisposta in località Clarea e, quando si passerà alla fase di esercizio vero e proprio dell’opera, la galleria sarà utilizzata per la ventilazione del tunnel di base. Oltre al comune di Chiomonte, la seconda area interessata dai lavori sarà Salbertrand che ospiterà su 13 ettari di cantiere l’area logistica per la raccolta e la movimentazione dello smarino

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