Appalti

Torino-Lione, accordo Aniem-Coseam per «unire» le Pmi. Esposito: «Sbrigatevi»

di Maria Chiara Voci

Il monito arriva dal senatore Stefano Esposito, vicepresidente della Commissione Lavori Pubblici: «La concorrenza arriva, prima di tutto, da Oltralpe. Dalla Francia. Da un sistema Paese che per motivi politici, di organizzazione territoriale e di strutturazione stessa delle imprese è più forte e preparato di quello italiano. La Torino-Lione rappresenta, oggi, la più grande occasione in Europa nel campo delle grandi infrastrutture pubbliche e a concorrere, anche sugli appalti di importo più modesto, saranno i grandi player internazionali. Non solo le piccole realtà. Per questo, responsabilità delle istituzioni, della politica e delle associazioni di categoria in Italia è creare, al più presto, i presupposti perché anche le pmi del nostro Paese possano concorrere e avere un ruolo da protagoniste».

L'appello di Esposito è stato lanciato durante i lavori di un incontro che si è svolto a Torino venerdì 7 luglio per presentare i termini di un accordo quadro promosso da ANIEM Piemonte, associazione che rappresenta un'ottantina di piccole e medie aziende edili, e dal consorzio stabile Coseam Italia, che opera da oltre 30 anni su tutto il territorio nazionale. L'atto è finalizzato a favorire l'accesso in forma aggregata delle aziende (anche le meno strutturate) ai bandi di gara per i lavori della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria Torino-Lione.

La partita delle gare sulla parte transnazionale dell'opera è già realtà: è di pochi giorni fa la pubblicazione del primo bando corposo, cioè quello dei pozzi di Avrieux e di altre opere sotterranee, del valore di 300 milioni. In tutto, sulla parte transnazionale, saranno pubblicati 81 gare (due sono già in gazzetta) per progettazione e lavori, articolati su 12 cantieri. Gli appalti, tra il 2017 e il 2022 (il grosso arriverà nel 2018) avranno un valore complessivo di 5,5 miliardi di euro e si stima che un importo tra i 250 e i 350 milioni di euro potrà essere appannaggio delle Pmi. «Entro il mese di luglio – ha spiegato Paolo Foietta, commissario straordinario per la Torino-Lione – sarà approvato in via definitiva l'atto che consente la realizzazione dell'opera per lotti costruttivi. L'istruttoria è in corso e arriverà a giorni al traguardo finale, sbloccando così ciò che ancora manca per l'avvio concreto dei lavori».

Ha aggiunto Mario Virano, direttore generale di Telt: «La Torino-Lione è in fase di realizzazione. Abbiamo raggiunto i 20 km di gallerie scavate e fino ad oggi abbiamo contrattualizzato il 20% dei lavori. Entriamo nel vivo della costruzione dell'opera che rappresenta un volano di crescita per i territori che attraversa. Per questo abbiamo scelto di offrire un'opportunità in più alle piccole e medie imprese attivando bandi di pezzatura media e medio-piccola rivolti direttamente al sistema del tessuto produttivo italiano».

L'accordo quadro proposto da Aniem prevede la creazione di un albo dei fornitori e permetterà alle aziende che aderiscono di ricevere formazione e informazione sulle gare, assistenza tecnico-giuridica e opportunità concrete per la costituzione delle cordate che risponderanno ai bandi. «Vogliamo invertire il trend negativo dell'edilizia e sostenere le aziende nell'accesso a grandi opere, che normalmente sono appannaggio dei grandi gruppi industriali – spiega Marco Razzetti, presidente di Aniem Piemonte -. Alle imprese che aderiranno all'accordo chiederemo d'altra parte di aderire ad un codice etico: come associazione vogliamo porci nel ruolo di filtro per la legalità e la trasparenza delle aziende che vorranno presentarsi alle gare della Torino-Lione».

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