Appalti

Brescia-Verona Av, oggi al Cipe 1° lotto da 2,5 miliardi - Ancora nulla sul Contratto Anas

di Alessandro Arona

Approvazione del progetto definitivo della tratta Brescia-Verona dell'alta capacità ferroviaria (senza l'attravresamento di Brescia che va riprogettato, senza lo shunt di Montichiari), e il co-finanziamento nazionale di 800 milioni di euro (a valer sul fondo Fsc 2014-2020) per completare il finanziamento aggiuntivo ufficializzato nelle settimane scorse dall'Unione europea sui fondi strutturali (Fesr Fse) 2014-2020, a seguito della riprogrammazione di medio periodi, 800 milioni aggiuntivi a beneficio dell'Italia, per un totale di 1,6 miliardi di euro per i piani Por e Pon (che andranno rivisti, con i fondi in più).

Queste le principali approvazioni in vista nel Cipe convocato per oggi, 10 luglio, nel tardo pomeriggio, dopo il Consiglio dei ministri. Ancora niente da fare, invece, per il contratto di programma Anas 2016-2020, che dovrebbe sbloccare 12,6 miliardi di euro di nuove risorse a beneficio degli investimenti stradali, ma che - spiegano a Palazzo Chigi - non è ancora statao inviato dai ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia al fine dell'istruttoria della presidenza del Consiglio, poi pre-Cipe e Cipe.

FONDI EUROPEI
La novità più rilevante è questa . In seguito alla revisione di medio periodo della programmazione dei fondi strutturali, effettuata dalla Commissione, l'Italia si è vista accreditare a sorpresa 800 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ai 31 miliardi di euro (da spendere entro il 2023) assegnati all'Italia con i fondi Fesr e Fse 2014-2020. Il governo ha deciso di assegnare la quota massima di co-finanziamento, altri 800 milioni, a valere suyi fondi Fsc 2014-2020, la quota residua di 11 miliardi (spendibili dal 2019) sbloccati dalla legge di bilancio di quest'anno.
In tutto ci sono dunque 1,6 miliardi di euro aggiuntivi per arricchier i programmi già approvati, nazionali (Pon) e regionali (Por), utilizzabili anche (quota parte) per l'emergenza migratoria. La delibera Cipe di oggi nulla dirà sulla ripartizione di questi fondi, che sarà oggetto di lunga e complessa istruttoria con Ministeri e Regioni nei prossimi mesi.

ALTA VELOCITA'
Come previsto va in approvazione il progetto definitivo della tratta da Brescia est a Verona, che dovrebbe valere circa 2,5 miliardi di euro di costo complessivo, con lo stralcio invece dell'attravresamento di Brescia, dopo l'accordo (nelle settimane scorse) tra Rfi ed enti locali per la cancellazione dello shunt di Montichiari, e dunque scegliendo il solo attraversamento urbano che però va riprogettato.
«Sulla Brescia-Verona – aveva spiegato a maggio l'Ad di Rfi, Maurizio Gentile, al nostro giornale – abbiamo raggiunto la congruità dei prezzi con il general contractor» e cioè Cepav Due a guida Eni, che ha il contratto Tav 1991 per la Milano-Verona. La Treviglio-Brescia (due miliardi di euro) è entrata in esercizio nel dicembre scorso, mentre per la Brescia-Verona (il cui progetto preliminare è stato approvato dal Cipe nel 2003) l'attuale Contratto di programma Mit-Rfi (2012-2016) prevede un costo di 3.837 milioni di euro, di cui 2.268 disponibili. «Dopo la delibera Cipe – spiega Gentile – potremo procedere all'atto aggiuntivo con il general contractor».
«I cantieri della prima tratta tra Brescia e Verona apriranno entro il 2017», aveva detto nei mesi scorsi l'Ad di Fs Renato Mazzoncini.

ALTRE DECISIONI
In programma al Cipe del 10 luglio anche l'aggiornamento del Contratto di programma Enav, i finanziamenti delle Pmi con i «voucher per la digitalizzazione», i finanziamenti per Mantovca e Pistoia capitali italiane della cultura, il completamento della metrropolitana leggera di Rimini (4 milioni di euro) e un completamento delle rete ferroviaria metropolitana di Catania (sempre intorno ai 4 milioni).

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