Visco (Banca d'Italia): qualificazione stazioni appaltanti centrale per la riforma
Il decreto per la qualificazione delle stazioni appaltanti è «essenziale per il miglioramento della domanda pubblica». A sottolineare il ruolo centrale del regolamento che dovrà definire le regole per la razionalizzazione dei centri di spesa abilitati a effettuare le gare pubbliche è stato ieri mattina il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, in apertura del terzo incontro nazionale dei vertici dell'Anac con i responsabili di prevenzione della corruzione e della trasparenza ospitato proprio in una delle sedi della banca centrale.
Visco ha ricordato i rischi, già rilevati dalla relazione annuale del presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella, legati eccesso di provvedimenti attuativi previsti dal nuovo codice appalti a causa dell'«affidamento a fonti secondarie per l'attuazione concreta di gran parte della disciplina».
«L'obiettivo prioritario - ha sottolineato il governatore - deve restare quello di innalzare i livelli qualitativi degli appalti riducendone, nel contempo, i costi. A questo fine, le imprese devono essere non solo spinte a rispettare i profili formali dell'offerta ma soprattutto a concentrarsi sulla sostanza dell'offerta stessa al fine di proporre soluzioni competitive e il più possibile innovative». Un appunto è arrivato anche sul fronte della vocazione a modificare l'impianto delle regole sugli appalti: « La mutevolezza del quadro normativo non deve generare instabilità delle relazioni ed elevati tassi di contenzioso», ammonisce il governatore.
Mit: costo della manodopera ribassabile se giustificato
di Enrico Maria D’Onofrio e Barbara Massara