Urbanistica

Incentivi, l'emendamento sulla cessione dei crediti alle banche dimentica il sismabonus

di Giuseppe Latour

La norma sulla cessione dei crediti alle banche dimentica il sismabonus. La commissione Bilancio della Camera, nella seduta di lunedì, ha votato una modifica attesa da tempo: l'estensione anche agli istituti di credito del meccanismo di cessione dei crediti fiscali attribuiti a soggetti incapienti. Lo ha fatto, però, con una limitazione sorprendente: l'emendamento, infatti, riguarda esclusivamente gli investimenti di efficientamento energetico, tagliando fuori la messa in sicurezza antisismica.

Non è una dimenticanza secondaria, perché bisogna ricordare che il presidente dell'Ance, Gabriele Buia solo poche settimane fa ha collegato il pieno successo del sismabonus proprio al varo di una norma sulla cessione dei crediti efficace ed estesa alle banche. «Auspichiamo – aveva detto - che si proceda ora velocemente alla definizione degli strumenti che rendano possibile la cessione a terzi dei crediti fiscali derivanti dagli interventi di messa in sicurezza». Il riferimento non era soltanto al provvedimento che l'Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto licenziare, per rendere possibile la cessione alle imprese. Per l'Ance, infatti, c'era un problema da risolvere: la cessione del credito non va limitata alle imprese ma va estesa anche ad altri soggetti, in grado di anticipare la liquidità che serve per alimentare queste operazioni. Solo in questo modo sarebbe possibile far decollare le grandi operazioni di messa in sicurezza.

Con una scelta sorprendente, però, l'emendamento votato lunedì a Montecitorio ha dimenticato il sismabonus. La correzione, infatti, incide sulla norma che regola la riqualificazione energetica ed è limitata, peraltro, alle parti comuni degli edifici condominiali. In questi casi gli incapienti potranno «optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati». Peccato, però, che questa correzione lasci fuori le norme relative al sismabonus.

Resta, così, in vigore la vecchia norma in materia di messa in sicurezza antisismica, che recita: per gli interventi sulle parti comuni dei condomini «a decorrere dal primo gennaio 2017, in luogo della detrazione i soggetti beneficiari possono optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione del credito». Rimane, però, «esclusa la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari».

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