Appalti

Costruzioni, l'Istat conferma i segnali di ripresa: produzione su del 3% a marzo

di Mauro Salerno

Si confermano i segnali di ripresa delle costruzioni. L'indice Istat che rileva l'andamento della produzione dei cantieri a marzo segnala una nuova crescita dell'attività edilizia, dopo la ripresa fatta registrare a febbraio.

Salto del 3% su base annua
Per l'Istituto nazionale di statistica a marzo la produzione edilizia è cresciuta dello 0,3% rispetto a febbraio (dato destagionalizzato), mese che aveva già fatto segnare un balzo del 4,6% rispetto a gennaio. Quello che più conta però è l'aumento registrato su base annua, cioè rispetto a marzo 2016. L'indice corretto dagli effetti di calendario (dunque a parità di giorni lavorativi) fa registrare un aumento del 3% della produzione. L'aumento cresce fino al 6,6% se si considera il dato grezzo (a marzo di quest'anno i giorni lavorativi sono stati 23 contro i 22 di marzo 2016).

Allargando lo sguardo al trimestre il segno rimane positivo, ma con tendenze meno marcate. Il dato grezzo (influenzato dagli effetti di calendario) evidenzia una crescita dell1,8% rispetto ai primi tre mesi del 2016. Se si prendono i dati corretti dagli effetti di calendario la produzione rimane stabile, dunque non evidenzia alcuna variazione rispetto al primo trimestre dell'anno scorso. Su questo dato però influisce molto il pesante crollo della produzione registrata a gennaio, quando l'attività nei cantieri (penalizzata molto da fattori stagionali e climatici) aveva fatto segnare un crollo del 5,4% su base annua e del 3,9% rispetto a dicembre 2016.

È forse troppo presto per annunciare la ripresa di un settore che viene da quasi nove anni di crisi ininterrotta. Ma i dati appena diffusi dall'Istat vanno presi come un buon segnale in questa direzione. Soprattutto considerando che si aggiungono ai dati di un febbraio già positivo (crescita dell'1,3% su base annua). La ripresa registrata negli ultimi due mesi ha infatti permesso il recupero del terreno perduto nel primo mese dell'anno.

Più fiducia nel settore
Le previsioni elaborate dall'Ance sugli investimenti in edilizia per il 2017 scommettono su una mini-ripresa dello 0,8 per cento. Nella direzione di un cambio di direzione (le serie storiche Istat attribuiscono al settore solo segni negativi dal 2010 in poi) va anche l'indice che misura la fiducia delle imprese che ad aprile ha fatto registrare un balzo di quasi cinque punti percentuali rispetto al mese precedente.

Costa di più costruire case e strade
Insieme alle stime sulla produzione, l'Istat ha diffuso questa mattina anche l'andamento degli indici che misurano i costi di costruzione di case e strade. Il risultato è che i costi sostenuti dalle imprese edili per la realizzazione di un fabbricato residenziale tipo sono aumentati dello 0,6% rispetto a marzo 2016 e dello 0,2% rispetto al mese di febbraio. Si tratta di aumenti più sostenuti di quelli registrati nell'ultimo bollettino mensile.
Ancora più marcato il rialzo dei costi a carico delle imprese impegnati nei cantieri stradali. Realizzare un tratto con galleria costa l'1,2% in più di un anno fa (+0,4% rispetto a febbraio). Per un tratto senza tunnel bisogna mettere in conto un aumento dell'1,5% su base annua e dello 0,2% mensile. Sia per le case strade che per le strade l'aumento dei costi è legato soprattutto al rialzo dei prezzi dei materiali, mentgre rimangono stabili o sono addirittura in calo i costi legati a manodopera, trasporti e noleggi.

Il bollettino Istat sulla produzione e costi nei cantieri a marzo

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