Appalti

Costi della manodopera, con il correttivo verifiche obbligatorie sul rispetto delle tabelle orarie

di Mauro Salerno

Spunta un nuovo adempimento per le amministrazioni alle prese con l'aggiudicazione di una gara. La novità riguarda le verifiche sulle offerte che la Pa deve eseguire prima di assegnare il contratto per evitare di affidarsi a proposte non sostenibili dal punto di vista economico, con il rischio di "imprevisti" in fase di esecuzione .

Il punto che sta mettendo in allarme soprattutto le grandi stazioni appaltanti riguarda l'obbligo di controllare che il costo della manodopera indicato dalle imprese con l'offerta rispetti i minimi salariali previsti dalle tabelle del ministero del Lavoro sulla base dei contratti collettivi nazionali. Si tratta di una novità introdotta dal correttivo appalti (nuovo comma 10 dell'articolo 95 del Dlgs 50/2016) che secondo alcune stazioni appaltanti rischia di appesantire le procedure di assegnazione delle gare, soprattutto quando in ballo ci sono contratti dai numeri rilevanti.

Nelle prime valutazioni di alcuni dei principali uffici gara il rischio è che in questo modo venga praticamente introdotta una sorta di verifica dell'anomalia dell'offerta anche quando in realtà per la stazione appaltante non ci sarebbe bisogno di sottoporre la proposta economica all'esame di congruità.

Dubbi riguardano anche gli aspetti più tecnici di svolgimento della verifica. Finora, infatti, agli operatori è stato chiesto di indicare il costo totale della manodopera impiegata nell'appalto. Ora , invece, la verifica va fatta sul rispetto dei minimi salariali. Dunque sul costo orario del singolo lavoratore. Non è chiaro a questo punto come la richiesta vada formalizzata nei documenti di gara.

Da specificare anche le scelte da compiere nel caso in cui, passato al vaglio della stazione appaltante, il costo della manodopera dovesse risultare inferiore ai minimi delle tabelle ministeriali. Anche se, secondo le prime interpretazioni, a questo punto alla stazione appaltante non resterebbe che aprire una procedura di verifica di anomalia dell'offerta chiedendo all'impresa di giustificare i prezzi.

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