Appalti

Appalti pilotati, agli arresti sindaco e assessore Pd a Terni

di Ivan Cimmarusti

Una nuova grana per il Pd. Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Bucari, entrambi del Pd, sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. L’ipotesi dei magistrati è che tra il 2011 e il 2016 avrebbero contribuito a manipolare in favore delle cooperative Alis, Ultraservizi, Gea e Asso, appalti relativi alla refezione scolastica, manutenzione del verde pubblico, servizi cimiteriali e gestione dei servizi turistici alla Cascata delle Marmore. Per questo Sandro Corsi e Carlo Andreucci, rispettivamente delle coop Actl e Alis, hanno ricevuto l’interdittiva del divieto temporaneo d’impresa.

Il fascicolo conta complessivi 16 indagati, tra i quali figura anche l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti d’Ubaldi. Stando agli accertamenti della Polizia di Stato e della Guardia di finanza, i bandi di gara - così come tutta la documentazione degli appalti - sarebbero stati «cuciti addosso» alle coop finite sotto accertamento. Nel registro degli indagati risultano anche alcuni dirigenti amministrativi del dipartimento dei Lavori pubblici di Terni.

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