Appalti

Agrigento-Caltanisetta, ritardi di oltre un anno e due cause aperte per 1,2 miliardi

di Alessandro Arona

L'apertura al traffico dei 31,2 km del 1° lotto (da Agrigento) della superstrada Agrigento-Caltanisetta, avvenuto nei giorni scorsi, si lascia una scia di ritardi e contenziosi che vedranno l'Anas e le imprese (guidate da Cmc) duellare ancora per parecchi anni.
Sul 1° lotto l'opera è stata completata con un anno e cinque mesi di ritardo, con varianti approvate per 38 milioni (+9% del costo di aggiudicazione) e contenziosi aperti davanti ai giudici civili per 408 milioni di euro di petitum.
Sul lotto 2 i lavori viaggiano con un anno di ritardo, anche qui con contenziosi aperti, con un petitum di oltre 800 milioni.

Il general contractor Empedocle Scpa (società di progetto a guida Cmc Ravenna, con Iter/Ccc, subentrata a Tecnis nel secondo lotto) fa sapere con una dichiarazione ufficiale che «I ritardi non sono stati generati dal contenzioso ma da fatti oggettivi intervenuti nel corso dei lavori e la cui valutazione è demandata alle opportune sedi giudiziali». Il messaggio è in sostanza che i pesanti contenziosi esistenti non sono stati usati dalle imprese per rallentare i lavori o minacciare il loro rallentamento, come spesso accade in altre circostanze.

L'opera consiste nell'adeguamento a superstrada della vecchia Ss 640, di fatto una nuova opera, con 22 nuovi viadotti (20% tracciato) 8 svincoli, e 14 viadotti e 9 gallerie nel secondo lotto (in tutto sono 74 km).

Il lotto 1, km 9,8-44,4, ha un costo complessivo di 535 milioni, è stato messo in gara dall'Anas il 14/9/2006 con base d'asta 467 milioni di euro, aggiudicato il 14/12/2007 a Empedocle scpa per 435 milioni (-22,2%) e con contratto firmato il 27/5/2008.
I lavori sono partiti il 25/2/2009 e la fine era prevista il 10/10/2015 ma fin dall'inzio le imprese hanno contestato questa data, ritenendola impossbile, perché il progetto definitivo messo in gara non era ancora passato al Cipe, e le prescrizioni imposte dalla Regione Sicilia, soprattutto viabilità secondaria aggiuntiva, oltre ad extracosti avrebbero comportato tempi aggiuntivi. Le varianti progettuali accordate sono state due, per un totale di 38,57 milioni.
Riserve non riconosciute, problei con espropri e interferenze e costi maggiorati hanno poi portato le imptese a fare causa all'Anas per 408 milioni di euro di petitum (molte eccezioni sono ripetute in varia forma, quindi la richiesta effettiva è moto inferiore).
I lavori sono stati completati il 28 marzo 2017, con un anno e 5 mesi di ritardo sulla scadenza contrattuale (contestata dalle imprese)

Il lotto 2 (30,3 km), ha un costo complessivo di 990 milioni, messa in gara il 13/7/2009 con base d'asta 761,9 milioni di euro. È stata aggiudicata il 13/4/2010 alla società Empedocle 2 a guida sempre Cmc, per un valore di 770,2 milioni (-28,8%), con contratto firmato il 30/6/2010. I lavori sono partiti 26/1/2012 e dovevano da contratto finire il 27/11/2016, ma la consegna è stata riconcordata per il febbraio 2018. L'avanzamento lavori è al momento al 65%
Le varianti in corso d'opera non hanno comportato aumento di costo, ma anche in questo caso le imprese hanno aperto un contenzioso giudiziario che vale 816 milioni di petitum (molto meno è però la richiesta vera).

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