Appalti

Casa Italia/2. Azzone: un passo avanti, nessuna sovrapposizione con la Protezione Civile

di Massimo Frontera

Un passo avanti importante per Casa Italia. Questo, in sintesi, il giudizio - positivo - del coordinatore dell'attuale struttura di missione, Giovanni Azzone, alla notizia che il governo ha formalizzato la creazione di un dipartimento dedicato alla "promozione della sicurezza" e alla cura del territorio.

Professor Azzone, in cosa consisterà esattamente il compito di coordinamento affidato al nuovo dipartimento?
Sulla promozione della sicurezza, c'è una pluralità di soggetti che devono interagire. Nei diversi progetti che abbiamo fatto partire ci sono, per esempio, l'Istat, che è vigilato dal ministero dell'Istruzione, il ministero delle Infrastrutture, l'Ispra, che è vigilato dal ministero dell'Ambiente. Serve quindi una messa in rete di soggetti che oggi operano in modo indipendente. Secondo me, è questo il giusto ruolo che deve avere un dipartimento della Presidenza del Consiglio. Quindi, la mission mi sembra molto coerente con il ruolo. Mi sembra una cosa che oggi non c'è perché, di fatto, le cose che stiamo costruendo non esistono, non certo per cattiva volontà ma semplicemente perché non c'era nessuno che l'avesse come missione.

Pensa che ci sia conflitto o sovrapposizione tra la nuova struttura e il dipartimento della Protezione civile?
Il nuovo dipartimento deve fare solo coordinamento, non deve fare amministrazione attiva. Non vedo veramente problemi con la Protezione Civile, perché non vedo una struttura di queste dimensioni (del nuovo dipartimento, ndr) che va sul territorio come fa la Protezione civile. I temi, come dicevo, sono quelli del coordinamento delle informazioni esistenti, e dei cantieri sperimentali. Ma stiamo anche ragionando sulla promozione di una diagnostica a larghissimo spettro sugli edifici più vulnerabili. Però, ripeto, il nuovo dipartimento si occuperà della promozione, che è cosa diversa dall'intervento sul territorio. Ritengo che quello che c'è scritto (nell'emendamento del governo che istituisce il nuovo dipartimento, ndr) è quello che secondo me deve fare questo dipartimento. Mi trovo assolutamente soddisfatto dell'esito.

Quali saranno le prossime tappe di Casa Italia?
Il primo progetto presentato al governo è quello dei dieci cantieri pilota per la messa in sicurezza di edifici abitativi esistenti. A questo punto, c'è una struttura che può seguire la realizzazione di questi cantieri. Mi sembra una condizione importante per farli partire. Poi c'è il lavoro sulle banche dati. Ma mentre le banche dati le avremmo comunque prodotte anche in assenza di un dipartimento - perché ormai il lavoro c'era - l'attuazone dei cantieri richiedeva una struttura stabile che potesse poi seguire le operazioni.

Chi guiderà il dipartimento?
Serve un profilo con le competenze giuste per farlo. Se mi chiederanno di indicare un profilo lo farò volentieri. Sicuramente, come ho già detto, non sarà io a svolgere questo ruolo perché è incompatibile con l'insegnamento universitario.

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