Terremoto/2. I professionisti mettono il turbo al censimento degli edifici lesionati
Dal 19 dicembre scendono in campo i professionisti tecnici nella valutazione degli immobili danneggiati dal sisma. Il via libera arriva da due ordinanze "gemelle" pubblicate quasi in contemporanea rispettivamente dal capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e dal Commissario alla ricostruzione, Vasco Errani. La novità sta soprattutto in quest'ultima ordinanza - anticipata dal commissario Errani lo scorso venerdì 16 dicembre - le cui premesse sono costituite da un accordo sottoscritto il primo dicembre tra il Commissario Errani e la rete delle professioni tecniche. Obiettivo: accelerare al massimo il censimento dei danni, coinvolgendo i tecnici professionisti volontari iscritti agli ordini e collegi professionali degli architetti, degli ingegneri, dei geometri, dei periti edili «abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia». I tecnici dovranno utilizzare le schede Aedes con la procedura Fast e allegare una perizia giurata.
Ogni professionista potrà compilare fino a un massimo di 30 schede, pena la cancellazione o la non iscrizione all'elenco unico dei professionisti che sarà a breve reso operativo da un'apposita ordinanza del Commissario Errani.
L'ordinanza del 16 dicembre scorso firmata invece dal capo delle Protezione Civile e pubblicata lo stesso giorno sul sito del Dipartimento, dà il via all'utilizzo della nuova procedura "speditiva". Specifica inoltre che nei comuni non inclusi nella lista dei 131 comuni del cratere «i sopralluoghi di agibilità con scheda Fast (...) vengono effettuati sulla base della presentazione di un'istanza da parte del richiedente avente diritto, corredata da ordinanza sindacale di sgombero, se esistente, ovvero da una perizia giurata che comprovi il nesso di causalità diretto tra i danni verificatesi e l'evento».
