Appalti

Gottardo, Rfi: opere per 14,6 miliardi «lato Italia», di cui 5 finanziati e 10 allo studio

di Alessandro Arona

L'Italia sta procedendo bene nei lavori di adeguamento delle linee ferroviaria di adduzione ai tunnel svizzeri del Gottardo e del Ceneri, per arrivare puntuali all'appuntamento del 2020 concordato con la Svizzera nell'accordo del 2012. Ad ammetterlo è stata nei giorni scorsi la stessa consigliere elvetica per Ambiente e Trasporti, Doris Leuthard.

«Alla Merkel - ha riferito la Leuthard al convegno italo-svizzero del 9 novembre, alla sede Fs di Roma - abbiamo detto: in questo caso la Germania ha qualcosa da imparare dall'Italia. Avete fatto un ottimo lavoro, mentre la Germania ha ancora qualcosa da sistemare».

Il riferimento è all'adeguamento delle linee ferroviarie di adduzione al sistema Alptransit (i tre tunnel svizzeri, si veda la cartina a destra), a sud in Italia e a Nord in Germania. L'accordo del 2012 impegnava Italia e Svizzera ad adeguare tutte le linee, entro il 2020, ai più avanzati standard europei per il trasporto merci, e cioè la lunghezza dei treni di 750 metri e la sagoma Pc80 (qui a destra gli schemi su oggi e l'obiettivo 2020).

L'Ad di Rfi Maurizio Gentile ha confermato che i lavori in corso (per circa 600 milioni di euro) sulle tratte tra i confini svizzeri e Novara (corridoio del Loetchberg-Sempione) e Milano (Gottardo-Ceneri) saranno completati (e le linee funzionanti) entro il 2020 come concordato (anche sul lato svizzero solo nel 2020 sarà aperto il Ceneri e saranno adeguate le linee a monte e a valle alla sagoma Pc80 e la lunghezza 750 metri).

Questi interventi (che comprendono anche l'introduzione delle nuove tecnologie di controllo del traffico: Ermts Etcs L2) permetteranno di incrementare la capacità di traffico dei valichi Italia-Svizzera da 290 treni giorno attuali a 390 treni giorno, di cui 170 a Chiasso, 90 al valico di Luino e 130 a Domodossola.

Altri interventi, per 200 milioni di euro, sono stati decisi nei mesi scorsi dal Gruppo Fs in accordo con il maxi operatore svizzero della logistica Hupac, per potenziare i terminal di Milano Smistamento, Brescia La Piccola Velocità e Piacenza Le Mose, ai fini di intercettare il maggiore traffico merci in arrivo dalla Svizzera (e più su: da Germania e porto di Rotterdam). I terminal di Milano e di Brescia saranno realizzati dalla società Terminal AlpTransit S.r.l. («Teralp»), controllata da FS Logistica (Gruppo FS Italiane) e partecipata da Hupac, mentre il terminal di Piacenza verrà realizzato dalla società Centro Intermodale Spa, controllata da Hupac e partecipata da FS Logistica.

L'altra sfida per l'Italia, oltre a quella di prepararci all'aumento dei traffici su treno da e per la Svizzera, la Germania e i porti del Nord, è quella di potenziare, grazie ad Alptransit, il traffico merci sui porti italiani. Spostare cioè sui nostri porti, in primo luogo Genova, parte delle merci in arrivo dall'Oriente o in partenza dal Nord Italia, in alternativa a Rotterdam.

Per fare questo è in pista il mega-progetto del Terzo Valico di Genova, 6,2 miliardi di euro di cui 2,2 finanziati e altri 1,6 miliardi in arrivo per il quarto lotto costruttivo dopo la delibera Cipe del 10 agosto (non ancora pubblicata). La previsione ufficiale per finire i lavori era finora del 2021, ma Maurizio Gentile (Rfi), nel documento illustrato il 9 novembre, ammette che l'opera sarà pronta solo nel 2022.

Gentile ha annunciato che sulle linee italiane che portano ai corridoi svizzeri sono in pista progetti per 14,6 miliardi di euro, di cui 5 finanziati e poco meno di 10 da finanziare. Di cui Rfi prevede la realizzazione, la gran parte, entro il 2022.

Nei 5 miliardi ci sono i 3,8 del Terzo Valico, i 600 delle opere diffuse sulle prime tratte di accesso dalla Svizzera (illustrati sopra) e i 601 del Nodo di Genova, di cui è previsto il completamento nel 2017.

Ma ci sono anche una serie di interventi "nuovi", in fase di progettazione, che Rfi conta di finanziare a partire dall'Addendum contrattuale 2017 (9 miliardi) e nei successivi: il potenziamento (Prg) del terminal logistico di Novara Boschetto, l'adeguamento a sagoma Pc80 delle linee Novara-Alessandria-Novi Ligure, Torino-Alessandria e Milano-Tortona, l'adeguamento a modulo 750 metri della Novara-Mortara-Alessandria-Novi Ligure e della Milano-Tortona, l'adeguamento a Pc45 della Savona-Genova.

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