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Terremoto/2. Il secondo decreto post-sisma oggi alla firma del Capo dello Stato

di Massimo Frontera

Il secondo decreto del governo sul terremoto, varato lo scorso venerdì, «andrà alla firma del Capo dello Stato domani (oggi, ndr)». Lo ha detto il commissario alla ricostruzione Vasco Errani nel corso dell'audizione presso la Commissione Bilancio del Senato, dove è in discussione il decreto legge 189/2016.

Il nuovo provvedimento, ha ricordato Errani, porterà «a un ampliamento di quello che chiamiamo cratere, anche se questa definizione è un po' infelice». Allargamento che include una parte «molto significativa con particolare rilievo nelle Marche». Il decreto, ha aggiunto tuttavia Errani, «non indicherà i nomi dei nuovi comuni, ma ci sarà una successiva ordinanza che sarà inviata al Parlamento. E questo perché è ancora difficile oggi stabilire la dimensione del danno».

Tra le altre cose, Errani ha toccato il tema della progettazione degli interventi di ricostruzione, anticipando alcuni elementi che lo stesso Commissario dovrà definire con proprie ordinanze. «I professionisti - ha detto Errani - devono far parte di una lista. E per il tema della qualità professionale, vogliamo che ci sia un contratto professionale tra cittadino e professionista: il professionista si deve impegnare a garantire i tempi di presentazione del progetto e a indicare il numero di progetti che ha».

Errani ha anche escluso che vengano concessi indennizzi alle abitazioni dichiarate agibili, come chiesto dagli enti locali in una audizione in Commissione Bilancio poche ore prima. «Non abbiamo pensato di finanziare le case agibili perché vogliamo riparare nelle proprie case i cittadini. Pensiamo di arrivare a una richiesta di 250mila schede (di edifici inagibili danneggiati, ndr); se accettassimo di finanziare le case agibili la richiesta arriverebbe a un milione». «E non finanzieremo le case non abitabili , che non avevano servizi e utenze».

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