Appalti

Il concorso scuole innovative fa il pieno di proposte: 1.238 candidature (21 dall'estero)

di Massimo Frontera

Il concorso di idee sulle "scuole innovative" lanciato dal Miur fa il pieno di progetti. Il bando internazionale lanciato a maggio scorso e scaduto il 31 ottobre ha raccolto 1.238 proposte, variamente distribuite tra i 51 siti (in 16 regioni) indicati da Comuni e Province. L'Inail ha invece dato la disponibilità a sostenere la realizzazione con 350 milioni (in conto investimento). Ora la selezione proseguirà con l'obiettivo di selezionare un solo progetto per ciascun sito, per realizzare appunto delle scuole-modello sotto il doppio profilo dell'architettura e della didattica.

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Scuole che siano anche punti di riferimento per il quartiere, luoghi di socializzazione e aperti a funzioni extrascolastiche. Premiata anche l'apertura internazionale: tra le proposte si contano 21 progetti provenienti da 13 Paesi, dalla Francia (4) e dalla Svizzera (2) - patria dei concorsi - fino al Messico (1) e Brasile (1). La distribuzione delle preferenze dei progettisti è stata fortemente disomogenea: si va dal record di candidature per Lucca (64 proposte) fino alle 3 candidature per Albano Laziale (Rm) e Catanzaro (sul quotidiano digitale «Edilizia e Territorio» tutti i numeri nel dettaglio). Il record su base regionale è appannaggio della Toscana, con 153 proposte per i tre siti di Follonica, Poggibonsi e Lucca. Ultima la Liguria, con 22 proposte per l'unica scuola di Albenga. Il concorso ha intercettato anche i territori colpiti dal sisma come il Comune di Corciano, dove si contano 34 proposte.

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«L'alto numero di proposte presentate - sottolinea il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini - testimonia l'interesse della collettività e degli esperti di settore per questa innovazione. Le 51 scuole innovative saranno scuole all'avanguardia, sostenibili. Con spazi didattici a misura di studente, ad alta prestazione energetica, con aree verdi fruibili. Scuole belle, attrattive che favoriscano l'apprendimento e l'apertura all'esterno, che diventino punti di riferimento per il territorio». «Continuiamo a investire in edilizia scolastica e passo dopo passo questi investimenti prendono corpo sotto gli occhi di tutti - aggiunge Davide Faraone, sottosegretario all'Istruzione -. E continuiamo a farlo non dimenticando le esigenze degli studenti, cioè mettendo risorse per la sicurezza degli istituti».

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