Appalti

Semplificazioni, la Camera chiede sanzioni più pesanti per chi non presenta Scia e Cila

di Giuseppe Latour

Potenziare l'impianto sanzionatorio relativo alla mancata presentazione di Scia e Cila. Ridurre i tempi per la pubblicazione del glossario unico del Mit. Coordinare il provvedimento con le nuove norme sull'autorizzazione paesaggistica. Rendere più telematiche le procedure. Ma, soprattutto, prevedere una semplificazione per quei casi di leggera difformità di cantiere rispetto al titolo abilitativo già presentato: non sarà necessario portarne in Comune uno nuovo, ma l'irregolarità risulterà sanata in automatico.

La commissione Ambiente della Camera ha appena approvato il suo parere sul decreto Scia 2. E, scorrendo il testo licenziato dai deputati, non è andata per il sottile: in tutto sono una ventina le osservazioni avanzate alla bozza di provvedimento del Governo.

Il primo rilievo è di carattere generale: appare sempre più indispensabile nello svolgimento delle procedure contemplate dal decreto un ricorso più massiccio a strumenti telematici. Nel merito, invece, la commissione parte dalla sezione del decreto che prevede un riordino dei regimi amministrativi contemplati dal Dpr 380/2001 e, in questo quadro, l'adozione entro 90 giorni con decreto del ministero delle Infrastrutture di un glossario unico che dovrebbe individuare per ciascuna tipologia di intervento il necessario titolo e regime amministrativo.


In attesa di questo decreto, ogni amministrazione dovrà pubblicare sul proprio sito un suo glossario, "che consenta l'immediata individuazione della caratteristica tipologica dell'intervento e del regime giuridico". Questa soluzione per i deputati è sbagliata, perché "potrebbe determinare incertezza ed essere non pienamente coerente con l'obiettivo della semplificazione e della chiarezza". Meglio prevedere, invece, un termine più stringente per l'adozione del provvedimento del Mit.

Diversi punti del parere, poi, sono dedicati alla questione delle sanzioni. Ad esempio in materia di Cila. Qui il decreto prevede "che la mancata comunicazione della Cila comporta la sanzione pecuniaria pari a mille euro, ridotta di due terzi se la comunicazione è effettuata spontaneamente quando l'intervento è in corso di esecuzione". Questa sanzione è troppo lieve e non considera i casi di comunicazione incompleta o irregolare o di lavori eseguiti in difformità. Discorso simile per la Scia. Anche in questo caso il nuovo sistema previsto dal decreto contempla una sanzione amministrativa pecuniaria (da euro 77 a euro 464) per i casi di mancata presentazione. "Sarebbe opportuno aumentare l'entità della citata sanzione amministrativa pecuniaria, considerata la gravità della mancata presentazione della segnalazione certificata di agibilità", spiega la commissione.

Capitolo autorizzazione paesaggistica. Qui serve un maggiore coordinamento con le norme in approvazione. Il decreto, infatti, prevede in diversi punti il riferimento agli interventi di lieve entità "assoggettati a procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica di cui al Dpr n. 139 del 2010". Questo Dpr, però, sarà abrogato al momento dell'entrata in vigore dello schema di decreto sull'autorizzazione paesaggistica che, quasi in contemporanea, è all'esame delle commissioni parlamentari. Sarebbe, quindi, opportuno prevedere un coordinamento maggiore tra le due norme.

Ma la proposta più interessante è inserita in coda al parere. "Andrebbe valutata – spiega la commissione - la possibilità di individuare soluzioni più efficaci alla questione della regolarizzazione delle limitate difformità di cantiere prive di rilevanza urbanistico-edilizia rispetto ai titoli edilizi regolarmente rilasciati". Nel decreto, cioè, andrebbe introdotta una semplificazione molto interessante: tutte quelle piccole irregolarità che differiscono dal progetto presentato ma che, senza superare gli standard urbanistici, rientrano comunque nel perimetro del titolo abilitativo andrebbero sanate in automatico, senza la presentazione di una nuova comunicazione. Sempre che, laddove necessario, "siano stati acquisiti i pareri degli enti preposti alla tutela dei vincoli culturali, ambientali e paesaggistici".

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