Appalti

Comuni, frena la spesa per opere pubbliche: -6,7% nei primi nove mesi del 2016

di Alessandro Arona

Si conferma anche nel terzo trimestre dell'anno il calo degli investimenti dei Comuni in lavori pubblici. Anzi, il -12% della spesa nel periodo luglio-settembre 2016 rispetto allo stesso trimestre 2015, da 2,180 miliardi di euro a 1,920, è ancora più marcato di quello dei primi sei mesi (-4% da 4,103 a 3,941 miliardi). Complessivamente, nei primi nove mesi dell'anno, il calo è del 6,7%.

I dati sono ufficiali, rilevati mesi per mese su segnalazione dei Comuni alla Ragioneria generale dello Stato nella banca dati pubblica «Siope» (Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici). Siope evidenzia, ente per ente o aggregato per aggregato (o per aree geografiche), le entrate degli enti pubblici e le spese, divise per «correnti» e «in conto capitale» (investimenti). «Edilizia e Territorio»ha estratto, per vari periodi, tra le spese in conto capitale, solo quelle che riguardano opere pubbliche (infrastrutture o lavori su edifici pubblici).

Ebbene, nella spesa effettiva per lavori pubblici i Comuni non riescono a confermare nel 2016 la mini-ripresa che si era registrata nel 2015, +16% dopo cinque anni di calo ininterrotto.
Dai 15,4 miliardi del 2009, infatti (e 15,5 era stata l'anno precedente), la spesa per lavori pubblici dei Comuni è via via scesa fino ai 9,479 miliardi del 2014, -40% in cinque anni e un tonfo del 21% nel 2014.
La causa principale è stata negli anni scorsi, come noto, il Patto di stabilità interna degli enti locali, che con il suo contorto meccanismo pensato per frenare la spesa pubblica ha finito soprattutto per frenare gli investimenti, piuttosto che la spesa corrente inefficiente.
Nel 2015, come si diceva, dopo cinque anni di calo, un primo allentamento delle norme del Patto ha spinto i Comuni a una mini-ripresa della spesa per lavori pubblici, +16% da 9,479 a 11,03 miliardi (sempre a quota -30% rispetto al picco del 2009, 4,8 miliardi in meno).

Nel 2016 ci si aspettava una conferma della ripresa, grazie al superamento del Patto di stabilità - sancito dalla legge di bilancio 2016 - sostituito dal "pareggio di bilancio" - e alla possibilità introdotta per i Comuni di poter utilizzare il "Fondo pluriennale vincolato", e cioè la possibilità di spendere negli esercizi successivi un impegno di spesa di un certo anno (la legge di stabilità 2016 ha però fissato un limite nazionale di 600 milioni, che da mesi l'Anci non considera sufficiente).

Finora, tuttavia, non è andata così, e una spiegazione dal punto di vista dei Comuni ce la fornisce Alessandro Bolis dell'Anci, delegato a urbanistica e lavori pubblici, sindaco di Carmignano di Brenta (Pd) (si veda l'intervista).

Ma torniamo ai dati. Nel primo semestre 2016 la spesa dei Comuni per investimenti si è attestata a 3,941 miliardi di euro, il 4% in meno rispetto ai 4,103 miliardi del primo semestre 2015.
La frenata si è accentuata nei mesi estivi, il 3° trimestre 2016, quando la spesa per lavori pubblici è scesa a 1,92 miliardi dai 2,180 del 3° trimestre 2015, dunque -12% rispetto al -4% del primo semestre.

Il dato complessivo dei primi nove mesi 2016 è dunque di 5,862 miliardi, il 6,7% in meno rispetto ai 6,283 dei primi nove mesi 2015. La frenata verso la fine dell'anno è ben spiegata dall'intervista a Bolis, e dall'articolo tecnico qui linkato.


Comuni, spesa per lavori pubblici 2008-2015

Comuni, spesa per lavori pubblici, dati 2016/2015

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