Appalti

Comuni/2. Anche nei bandi un 2016 con il freno tirato: avvisi -6,8% e valori -27,4%

di Alessandro Lerbini

Codice appalti e gli accorpamenti di piccole amministrazioni (unioni di comuni, stazioni uniche appaltanti) per pubblicare nuovi bandi. Sono queste le cause principali che hanno portato ha un vistoso rallentamento nel 2016 degli appalti di lavori promossi dai comuni.

Secondo i dati dell'osservatorio Cresme Europa Servizi, nei primi otto mesi dell'anno le amministrazioni comunali hanno promosso 6.472 bandi per 2,947 miliardi. Nel confronto con lo stesso periodo del 2015, quando erano stati rilevati 6.947 appalti per 4,058 miliardi, il numero perde il 6,8% e il valore il 27,4 per cento.

A mancare all'appello sono soprattutto i tagli grandi, quelli superiori ai 5 milioni, che sono passati da 113 per 1,478 miliardi dei primi otto mesi del 2015 a 86 per 1,238 miliardi di quest'anno, pari a un calo del 23,9% per le gare e del 16,3% per gli importi.

Tra gli ultimi bandi promossi dalle amministrazioni locali, spicca l'avviso della Stazione unica appaltante di Reggio Calabria per il completamento dei lavori di costruzione del nuovo palazzo di giustizia di Reggio Calabria. Il bando rimette in moto un'opera ferma dal gennaio 2013 e realizzata al 75% dall'impresa vincitrice del primo appalto, la Bentini di Faenza, con un ribasso del 19% su un valore di 88 milioni. Cantiere che poi si bloccò a causa della crisi che colpì l'impresa specializzata nell'oil&gas e all'aumento dei costi dell'opera.
Ora vanno in gara i lavori di completamento che avranno una durata di 720 giorni dalla data di aggiudicazione dell'appalto.
L'importo soggetto a ribasso è di 26.581.209 euro (gli oneri della sicurezza non soggetti a sconto ammontano a 271.648 euro). Le opere sono finanziate con mutuo della Cassa Depositi e prestiti, fondi della Regione Calabria, fondi Pac e finanziamento Cipe. L'avviso scade il 7 novembre.

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