Appalti

Anas cresce all'estero: closing per il project financing che sta seguendo in Colombia

di A.A.

Si fa più vivace l'attività all'estero dell'Anas. Nell'ambito della consulenza che la società italiana (al 100% statale) svolge per il programma infrastrutturale del governo della Colombia (per un valore pluriennale di 16 milioni di euro), l'Anas fa sapere che «la task force composta dagli analisti finanziari di Anas, che ha curato la strutturazione finanziaria, strategica e logistica di circa 3.000 km di rete nazionale, ha portato a casa un altro importante successo: il closing di una concessione per un importo complessivo di circa 400 milioni di euro che servirà per realizzare un corridoio infrastrutturale altamente strategico per il Paese. Le concessioni che il Governo colombiano ha aggiudicato finora, grazie al lavoro degli esperti di Anas, salgono così a quattro. Di queste quattro, tre hanno già ottenuto finanziamenti per un importo complessivo, tenendo conto anche di quest'ultimo closing, di 900 milioni di euro».

Nello specifico, per quanto riguarda i 3.000 km di strada, Anas negli ultimi quattro anni ha realizzato per il Governo di Bogotá uno studio finanziario per circa 2.200 km, suddivisi in vari corridoi strategici, da realizzare in partenariato pubblico-privato mediante finanza di progetto e per circa 800 km da realizzare a carico dello Stato. Il valore complessivo dell'investimento in project financing, che comprende i costi di costruzione e gestione per concessioni trentennali, ammonta a circa 7 miliardi di euro.
La Colombia è uno dei Paesi emergenti a più alto potenziale di crescita. Anas ha assistito, e continuerà ad assistere in loco, attraverso la controllata Anas International Enterprise, istituzioni e investitori locali per gestire al meglio i rischi e i rendimenti dei progetti infrastrutturali.

Ma l'attività all'estero di Anas, insieme a Rfi, sembra destinata a un salto di qualità dopo l'ingresso nel gruppo Fs, prevista a metà 2017.
L'Ad di Fs Italiane Renato Mazzoncini, nei giorni scorsi, ha spiegato che sempre più, dopo il caso Iran, Fs (insieme ad Anas) punterà ad incarichi di general contractor per progettare e realizzare grandi opere, affidando poi a imprese italiane i lavori.
Come "paesi target" Mazzoncini ha indicato, oltre all'Iran, Oman, Arabia Saudita, Malesia, Thailandia, Singapore, Vietnam, Brasile, Argentina, Colombia, Perù, Usa, Canada, Kazakistan, Kirghizistan, Tagiukistan, Turkmenistan, Uzbekistan.

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