Appalti

De Albertis (Ance): saltate le regole, nelle costruzioni serve subito un contratto di cantiere

di Mau.S.

Investimenti certo, ma anche regole più certe per i cantieri. Per evitare che nella crisi le imprese sane vengano fagocitate da fenomeni di concorrenza sleale.È quello che è tornato a chiedere con forza il presidente dell'Ance Claudio De Albertis, intervenendo all'assemblea di Assimpredil Ance a Milano.

Nel mondo delle costruzioni «le regole sono saltate - ha attaccato De Albertis-. Ci sono imprese che lavorano al di fuori delle regole, con contratti assurdi. Io non riesco ad accettare una condizione così, se la situazione non cambia entro la fine dell'anno io qui non ci resto più, con questa concorrenza sleale».

La soluzione prospettata da De Albertis per posse fine a questa situazione è una delle proposte che i costruttori considerano fondamentali per rimettere in piedi il settore: introdurre un contratto di cantiere. «Una norma - spiega De Albertis - attraverso cui tutti i
lavoratori che entrano in cantiere sono monitorati dalla cassa edile, che oggi se va bene controlla il 30-40 per cento della manodopera». L'idea troverebbe d'accordo anche i sindacati .

Un salto di qualità lo ha chiesto anche il presidente dei costruttori milanesi Marco Dettori. In otto anni il numero dei lavoratori iscritti alla locale Cassa edile si è ridotto da 70 mila a 44.500, per una diminuzione del 37%. «Se non ripartono i cantieri non riparte l'occupazione », ha concluso il presidente di Assimpredil Ance chiedendo di investire soprattutto su due fronti: accelerare la chiusura dei progetti cantierabili e digitalizzare la pubblica amministrazione.

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