Appalti

A Roma il doppio volto del mecenatismo: apre Trinità dei Monti ma l'impresa non paga gli operai

di M.Fr.

Si concludono i lavori di restauro della scalinata di Trinità dei Monti, realizzato grazie al finanziamento di Bulgari, come atto di mecenatismo. Non tutto, però, è filato liscio, come sanno bene gli operai che hanno eseguito il restauro, per conto dell'impresa "Il Cenacolo", aggiudicataria dell'intervento mandato in gara dalla Soprintendenza Capitolina. I pagamenti sono arrivati a singhiozzo, quando sono arrivati. Quanto l'imrpesa ha chiuso i rubinetti, è stato attivato il meccanismo previsto dal codice appalti che vede la stazione appaltante subentrare direttamente nel pagamento delle maestranze. «Grazie allo straordinario senso di responsabilità delle maestranze esecutrici, operai e restauratori altamente specializzati, che hanno portato a conclusione le lavorazioni nonostante siano ancora in attesa di percepire parte delle retribuzioni».

Il meccanismo, che è stato attivato, anche grazie all'assistenza delle organizzazioni sindacali, rappresenta «uno dei rarissimi casi di applicazione della normativa vigente, che prevede che la stazione appaltante,in questo caso il Comune di Roma, si sostituisca all'azienda morosa, grazie al quale è stato possibile provvedere al saldo di parte delle spettanze dovute ai lavoratori». «Questo episodio - dicono Vincenzo La Mura della Feneal-Uil Roma, Marco Antinelli della Filca Cisl Roma e Andrea Pace e Teresa Corciulo della Fillea Cgil Roma e Lazio - segna un importante precedente per tutte le opere pubbliche capitoline ed uno straordinario deterrente per le aziende inadempienti».

«Grazie ai preziosi lavori di restauro - conclude la nota - la scalinata di Trinità dei Monti ha riacquistato un impareggiabile splendore, un'opera unica al mondo. Ci appelliamo ancora una volta al senso di responsabilità dell'amministrazione capitolina affinché coloro che con grande maestria hanno eseguito i lavori possano ricevere quanto dovuto. Sarebbe davvero indecoroso e un abuso imperdonabile farli attendere oltre visto che hanno lavorato subendo continui ritardi nei pagamenti dall'inizio delle lavorazioni».

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