Appalti

In vista di Casa Italia le costruzioni compattano la filiera

di M.Fr.

Il settore delle costruzioni cerca di compattare la filiera in vista delle scelte strategiche che il governo si accinge a fare nell'ambito di Casa Italia, ma anche già a partire dalla prossima legge di bilancio.
L'iniziativa è partita dall'Ance, nella convinzione che una interlocuzione il più possibile concentrata abbia più chances di ottenere risultati concreti rispetto a un dialogo frammentato tra i diversi portatori di interesse.
Al tavolo di filiera partecipano imprese, cooperative, artigiani, le professioni tecniche (ingegneri, architetti, geometri), impiantisti e società di ingegneria. Non fa parte del tavolo il mondo del real estate, rappresentato in Casa Italia da Assoimmobiliare.
«Il sistema delle costruzioni unito per offrire risposte serie e concrete ai tanti problemi che affiggono il settore e che impediscono al principale motore economico del mercato interno del nostro Paese di ripartire». È questo l'obiettivo, spiega un comunicato congiunto diffuso dalle associazioni , del «Tavolo unitario della filiera dell'edilizia al quale siedono gli attori di questa enorme catena produttiva che comprende le professioni tecniche, le realtà imprenditoriali in tutte le proprie articolazioni e dimensioni, il mondo dell'artigianato e quello delle società di ingegneria, al fine di coordinare con spirito unitario le istanze della filiera dell'edilizia».
Tra le priorità, c'è «l'esigenza di un sistema di qualificazione dell'intera filiera che deve saper innovare ogni fase del processo produttivo, partendo dalla centralità del progetto e arrivando alla realizzazione del manufatto. Una questione quest'ultima che è alla base anche del lavoro di elaborazione di proposte che il Tavolo permanente svolgerà in funzione del progetto "Casa Italia", lanciato la scorsa settimana dal Governo per un progetto globale di prevenzione, educazione e investimenti capace di ridisegnare il Paese nei prossimi decenni».

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