Appalti

Rating di legalità/2. In Gazzetta il nuovo regolamento: si rafforza il ruolo dell'Anticorruzione

di Giuseppe Latour

Il ruolo di Anac nel sistema del rating di legalità si rafforza di molto. E' questo il cambiamento più importante che viene introdotto con le ultime modifiche al regolamento attuativo del sistema di valutazione a stellette gestito dall'Antitrust. Le novità sono state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale n. 213 del 12 settembre scorso e sono contenute nella delibera datata 13 luglio. L'Autorità di Raffaele Cantone, anche in vista del nuovo rating di impresa, avrà un peso maggiore in fase di emissione della valutazione del garante della concorrenza. Le società oggetto di sanzioni da parte dell'Anticorruzione avranno un rating peggiore. Inoltre, l'Anac vigilerà sull'iscrizione delle imprese nel suo casellario informatico.

Il rating continuerà a funzionare su base volontaria. Le imprese interessate a comparire nell'albo – presente su una sezione dedicata del sito internet dell'Authority - dovranno presentare domanda all'Antitrust dichiarando il possesso di alcuni requisiti minimi, come la sede operativa in Italia, un fatturato minimo di due milioni di euro nell'ultimo esercizio, l'iscrizione, alla data di richiesta della valutazione, nel registro delle imprese da almeno due anni. Ancora, bisognerà attestare l'assenza di misure di prevenzione personale o patrimoniale, l'assenza di condanne su particolari reati o di interventi da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. All'esito della valutazione otterranno un punteggio massimo di tre stelle.

Fin qui tutto come nella precedente edizione del regolamento. Una novità importante riguarda l'ingresso dell'Anac nel perimetro di riferimento del rating. Una mossa che, in qualche modo, anticipa la maggiore integrazione che ci sarà nei prossimi anni, anche in vista dell'arrivo del rating di impresa, nel quadro del nuovo Codice appalti. L'impresa, allora, dovrà dichiarare di non essere destinataria di sanzioni dell'Autorità anticorruzione in materia di contratti pubblici. L'Anac, inoltre, collaborerà fattivamente alla composizione dei rating, andando a verificare la sussistenza di annotazioni nel casellario informatico. Spiega, infatti, la delibera: l'Anac collabora con l'Autorità "per la rilevazione di comportamenti aziendali meritevoli di valutazione al fine dell'attribuzione del rating". L'Authority, inoltre, farà parte della commissione consultiva alla quale saranno trasmesse tutte le richieste di attribuzione della valutazione.
Per il resto, viene introdotta una limitazione importante per le società sottoposte al controllo di fatto o di diritto di una società straniera. Nel caso in cui, "in virtù della legislazione dello Stato" nel quale queste società hanno sede non fosse possibile identificare i soggetti che detengono le quote di proprietà di quell'azienda, il rating non potrà essere rilasciato. Sempre che la società che ha presentato domanda non sia in grado di fornire informazioni sulla sua proprietà.

Rating di legalità, la delibera dell'Antitrust

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