Appalti

Pedemontana Veneta: pronto il nuovo piano finanziario, ora il parere di Cassa depositi e presiti

di Franco Tanel

Il nuovo piano finanziario della superstrada Pedemontana Veneta è finalmente pronto. Ieri mattina a Mestre il commissario delegato Silvano Vernizzi ha incontrato Matterino Dogliani amministratore delegato del Consorzio Sis, concessionario dell'opera, e assieme ai tecnici, ha visionato il nuovo documento che adesso potrà essere sottoposto al parere di Cassa Depositi e Prestiti.

«L'incontro di oggi (venerdì, ndr) è sicuramente positivo – spiega Vernizzi- il concessionario ha elaborato un nuovo Pef che tiene conto delle perplessità che erano emerse nei mesi scorsi. Posso già anticipare che il 15 settembre avremo un incontro nella sede delle Regione Veneto a Roma con il Ministero e Cassa Depositi e Prestiti, ovviamente con la mia presenza, quella della Regione, come concedente l'opera e quella del concessionario. In quella sede illustreremo nel dettaglio le novità».

Inutile chiedere di più. «Non mi sembra serio divulgare i particolari prima di aver illustrato a Cdp e Ministero il documento – puntualizza il commissario- dopo sarò disponibile per qualsiasi approfondimento. Comunque posso dire che la soluzione è stata trovata lavorando sull'abbassamento delle tariffe al fine di aumentare i flussi di traffico previsti. E' un ragionamento di cui si era già parlato nelle scorse settimane. Direi che il Pef viene incontro a quasi tutte le obiezioni che erano state messe sul tavolo».

Cassa Depositi e Prestiti valuterà quindi il nuovo Pef e deciderà, presumibilmente in qualche settimana, se dare il suo parere favorevole al documento, parere che è considerato fondamentale dalla banca d'affari JP Morgan per emettere il maxi bond da circa 1,6 miliardi di euro necessario a finanziare la costruzione della superstarda. I lavori, iniziati nel novembre del 2011 sono aperti lungo tutto il tracciato e sono oggi circa al 30% di avanzamento. Finora sono stati finanziati in parte con l'equity messo a disposizione dal concessionario, in parte con i 615 milioni di contributi pubblici, tra statali e regionali, assicurati all'opera, che ha un costo complessivo di 2,25 miliardi di euro, per i 92 km del tracciato. Per ora non si rischia uno stop ai lavori, ma è chiaro che se entro la fine dell'anno il Consorzio Sis non riuscisse a completare il closing finanziario con l'emissione del bond, si creerebbero, grossi problemi.

Ricordiamo quali sono le criticità- secondo Cassa Depositi e Prestiti- dell'attuale Pef della Superstrada Pedemontana Veneta: stime di traffico ritenute eccessive (30.000 veicoli giorno per il concessionario, circa 15.000 per Cdp), insufficiente equity assicurato dal concessionario (equity che dovrebbe passare da 500 a 550 milioni di euro), eccessivo rendimento per il concessionario rispetto alle attuali condizioni di mercato. Rilievi che sono stati puntualmente contestati dal concessionario, che ha comunque deciso di lavorare per trovare una soluzione ad uno stallo potenzialmente pericoloso. Sarà interessante vedere la percentuale di abbassamento del pedaggio, le indiscrezioni delle scorse settimane parlavano del 15-20%, se saranno modificate le esenzioni e riduzioni per i residenti nei comuni interessati dal tracciato, oggi previste nel contratto di concessione, se è cambiata la clausola che garantisce dal rischio traffico il concessionario, oggetto di accese polemiche in passato, e appunto la quota di equity garantita dal Consorzio Sis.

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