Appalti

Bologna, tutto esaurito per visitare il cantiere di restauro della fontana del Nettuno

di Q.E.T.

Nel primo mese dall'avvio dell'iniziativa sono quasi 1.200 le persone che hanno effettuato una visita guidata al cantiere per il restauro della fontana del Nettuno, uno dei simboli della città di Bologna: ogni singola visita (35 posti per volta con biglietto da cinque euro) ha registrato il tutto esaurito e «sono già numerose le prenotazioni per le prossime settimane», rende noto l'amministrazione comunale, che parla di un'adesione «straordinaria» all'iniziativa pensata per consentire a cittadini e turisti di vedere da vicino il "Gigante".

La maggioranza dei visitatori accolti (90%) proviene dall'Italia, spiega il Comune, ricordando che da domenica prossima partono anche gli open day: dalle 10 alle 18 si potrà accedere gratuitamente e senza l'obbligo di prenotazione. I lavori, intanto, procedono: la pulitura delle parti lapidee e bronzee è ormai in fase avanzata ed è stata completata anche la pulitura del capo della statua. In questi giorni, inoltre, un team di ingegneri dell'Università di Bologna e dell'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro (Iscr) di Roma, che cura l'intervento, sta lavorando alla progettazione del nuovo impianto idraulico: grazie ad esso «la fontana potrà recuperare i suoi antichi giochi d'acqua», spiega Dora Catalano dell'Iscr.

Nel frattempo, si pensa già anche al dopo-cantiere, quando si tratterà di garantire la manutenzione ordinaria del Nettuno. Uno strumento in più sarà la Sacher, una piattaforma di gestione del ciclo di vita dei beni culturali: l'acronimo sta per Smart architecture for cultural heritage in Emilia-Romagna.

L'obiettivo è mettere insieme una vera e propria "cartella clinica" delle opere, con la storia pregressa di un bene culturale e le informazioni in continua aggiornamento. I partner del progetto Sacher, spiega il Comune, si sono aggiudicati un bando Por-Fesr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna e la Giunta di Palazzo d'Accursio, ieri, ha deliberato la partecipazione del Comune che metterè a disposizione personale e attrezzature per un valore complessivo di 3.500 euro. Allo sviluppo della piattaforma, che sarà pronta nella primavera del 2018, partecipano anche le Università di Bologna (capofila) e di Modena e Reggio Emilia, l'agenzia per l'innovazione Centuria (Cesena) e le realtà private Imola informativa, Engineering ingegneria informatica (Roma) e Leonardo (Casalecchio di Reno).
Oltre che sul Nettuno, il progetto Sacher concentrerà il suo studio anche sul Palazzo del Podestà.

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