Appalti

Brennero, in Gazzetta l'ok al 4° lotto. Zurlo: «A settembre la gara da 1,4 miliardi»

di Alessandro Arona

Via libera a tempi record (rispetto alle "vecchie abitudini") per la delibera Cipe del 1° maggio scorso che autorizzava e finanziava (per 1,25 miliardi) il quarto lotto costruttivo del tunnel ferroviario del Brennero. Inviata rapidamente alla Corte dei Conti, incassata la registrazione dei magistrati contabili il 15 luglio scorso, la delibera è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 del 12 agosto, sbloccando così l'atteso ultimo maxi-lotto, quello da 1,8 miliardi di valore complessivo (1,4 in appalto) per il lotto Pfons-Brennero, sul lato austriaco.

«Già dopo la registrazione della Corte - spiega Raffaele Zurlo, uno dei due amministratori delegati della società italo-austriaca Bbt - abbiamo pubblicato l'avviso di preinformazione. Ora, con l'uscita in Gazzetta, potremo approvare il bando nel Cda previsto a fine mese, per pubblicarlo entro settembre». «La gara europea - spiega Zurlo - si svolge in questo caso secondo il diritto austriaco, non c'è una base d'asta ufficiale, ma siamo intorno agli 1,4 miliardi». «Nell'ambito del 4° lotto costruttivo - aggiunge Zurlo - ci sarà poi un altro lotto in appalto, che per ora è in progettazione, da circa 300 milioni».

La delibera Cipe del 1° maggio, uscita ora in Gazzetta, conferma il cronoprogramma del 2015, e cioè la conclusione dell'opera (8,8 miliardi di euro, finanziata al 50% da Italia e Austria) nel 2025, e un livello di spesa effettiva annua in progressiva crescita: dai 280 milioni del 2015 ai 400 di quest'anno, 660 nel 2017, 784 nel 2018, poi circa un miliardo all'anno dal 2019 al 2022, 660 milioni nel 2023, poi ancora un miliardo nel 2024 e infine 210 milioni nel 2025.

A breve dovrebbero partire i lavori per il maxi-lotto Mules 2-3, in territorio italiano, messo in gara da Bbt per 1,373 miliardi di euro a base d'asta il 4 agosto 2015 e aggiudicato il 29 maggio scorso per 993 milioni alla cordata guidata da Astaldi (42,5%) , Ghella (42,5%), Oberosler (5%), Cogeis (5%) e Pac (5%). «Firmeremo il contratto i primi di settembre - annuncia Zurlo - purtroppo abbiamo dovuto fermarci alcuni mesi per i ricorsi al Tar delle imprese perdenti» (le altre cordate erano guidate da Cmc, Salini-Strabag, Condotte, Pizzarotti, Sis). «Alla fine - aggiunge Zurlo - sia Tar che Consiglio di Stato hanno respinto le richieste di sospensiva, e siamo sereni sulle sentenze di merito, finora le cause sulle gare le abbiamo sempre vinte. Purtroppo però questo stop ci ha portato via almeno tre mesi di lavori, credo che nel 2016 spenderemo un po' meno dei 400 milioni previsti».

Finora il Brennero ha speso circa un milardo di euro su 8,8 complessivi (11%), realizzando 52 k di gallerie su 230 previste (22%).

La delibera Cipe sul Brennero

Delibera Cipe, allegato 1

Delibera Cipe, allegato 2

Delibera Cipe, allegato 3

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