Appalti

Cipe/2. Ionica, autostrade, Terzo Valico, opere Fesr 2007-13: le misure con impatto più a breve sui cantieri

di Alessandro Arona

Altri fondi (280 milioni di euro), dopo gli 845 stanziati il 1° maggio, per completare entro il 2017 i progetti europei 2007-13 usciti dalla vecchia programmazione. Quarto lotto del Terzo Valico ferroviario di Genova, per 1,6 miliardi di euro. Via libera a dieci convenzioni autostradali con investimenti per 1,4 miliardi nel 2016-2018. Un lotto della Ss Ionica da 276 milioni.

Sono queste, nel mare magnum del super-Cipe di ieri, le decisioni incaricate più delle altre di produrre effetti a breve termine su cantieri ed economia.

Le certezze maggiori vengono dal «completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2007-2013». Si tratta in pratica di interventi, in buona parte infrastrutture o comunque opere "fisiche", che a causa di blocchi e ritardi non sono riusciti a spendere quanto previsto entro i termini europei, cioè il 31 dicembre 2015. Con altri progetti già realizzati l’Italia è riuscita, come di consueto per i programmi europei, a contabilizzare altra spesa al posto delle opere in ritardo (la rendicontazione si concluderà entro il marzo 2017), ma la novità è che per la prima volta Bruxelles ha consentito di contabilizzare sul 2007-13 la quota di opera già realizzata, "traghettando" la parte non realizzata ai due anni successivi. L’articolo 1 comma 804 della legge di Stabiltà 2016 ha stabilito che per assicurare il completamento di questi progetti il Dipartimento coesione di Palazzo Chigi avrebbe dovuto presentare la lista completa al Cipe entro febbraio, per poi finanziare quanto necessario a valere sui fondi complementari nazionali 2014-2020 (7,4 miliardi, delibera Cipe 28 gennaio 2015, n. 10).

Le liste sono arrivate in due tranche: la prima il 1° maggio, con il Cipe che ha approvato e assegnato 845 milioni, la seconda ieri, per 280 milioni (di cui 243 «a favore del ministro dell’Interno e della Regione Calabria» e 75 gestiti dal Ministero dell’Istruzione). In tutto 1.125 milioni, fondi che consentono di proseguire o avviare i lavori, per completarli entro il 31 dicembre 2017.

Si tratta in gran parte di infrastrutture, o comuque lavori pubblici, di amministrazioni centrali o locali, e «che dovranno rendicontare entro fine 2017 - spiegano a Palazzo Chigi - non ci sono dubbi su questo, e le risorse di cassa ci sono».

Spinta ai cantieri anche per Terzo Valico e opere autostradali, anche se con qualche incognita in più.

Gli aggiornamenti dei piani finanziari delle dieci autostrade prevedono investimenti complessivi per 5 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi con l’impegno a realizzarli a breve, entro il 2018 (addirittura entro il 2017 i 380 milioni di Autovie Venete). In particolare ci sono i 220 milioni previsti da Salt (Sestri Levante-Livorno), i 380 di Autovie Venete (entro il 2017), 343 milioni di Sitaf (galleria di sicurezza del Frejus), 140 milioni della Torino-Savona, 364 mln della Cisa (A15 La Spezia-Parma), per il primo lotto del prolungamento verso Verona.

Grazie poi all’ok "semplificato" all’Addendum Rfi il Cipe ha potuto autorizzare il quarto lotto costruttivo del Terzo Valico ferroviario, che vale 1,6 miliardi. Il general contractor Cociv (Salini Impregilo) potrà già lavorare ai progetti, anche se l’approvazione del contratto non sarà prima del 2017, a valle della formalizzazione dell’Addendum 2016 Stato-Rfi.

Cantieri a breve anche per la Ionica, la tratta 1 del 3° macrolotto, per 276 milioni, già appaltata dal 2012 all’Ati Salini Impregilo-Astaldi (con tutto il 3° macrolotto, contratto da 791 milioni), di cui il Cipe ha approvato ieri il progetto definitivo.

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