Appalti

Prime 5 linee guida Anac, corsia veloce per il «visto» parlamentare, già in settimana

di Giuseppe Latour

Accelerare sui bandi tipo, per alleggerire il carico delle stazioni appaltanti. Tutelare i Rup con titoli di studio diversi dalla laurea, che hanno però acquisito la loro esperienza sul campo. E blindare le offerte economicamente più vantaggiose, per evitare il riemergere del criterio del prezzo più basso.

Sono questi i tre suggerimenti più importanti che le commissioni Ambiente della Camera e Lavori pubblici del Senato invieranno all'Anac, dopo avere esaminato il primo pacchetto di linee guida, composto da cinque documenti, che l'Autorità gli ha recapitato nei giorni scorsi. La loro risposta avrà tempi serrati: sarà affidata a una lettera, firmata dai due presidenti di commissione (Ermete Realacci e Altero Matteoli, insieme nella foto), che sarà spedita già questa settimana, subito prima della pausa per le ferie.

Le Linee guida Anac in questione, come detto, sono cinque: compiti del Rup, affidamenti sotto la soglia comunitaria, offerta economicamente più vantaggiosa, commissari di gara, servizi di ingegneria e architettura. Fanno parte del primo pacchetto di sette linee guida licenziate all'Anac in attuazione del Codice. Altri due testi (direzione lavori e direzione dell'esecuzione di servizi e forniture) dovranno seguire una strada diversa per arrivare all'approvazione: un decreto del ministero delle Infrastrutture, attualmente in fase di approvazione. Prima di pubblicare in via definitiva questi cinque documenti, anche se il Dlgs n. 50 del 2016 non lo imponeva, l'Authority ha scelto di passare dal Consiglio di Stato e dalle commissioni parlamentari.

Giovedì scorso, allora, la commissione Ambiente della Camera e la commissione Lavori pubblici del Senato si sono riunite per decidere come comportarsi. A spiegare cosa è venuto fuori dall'incontro è l'onorevole Raffaella Mariani (Pd), relatrice della riforma appalti a Montecitorio: «Giovedì c'è stato un ufficio di presidenza nel quale abbiamo raccolto un po' di osservazioni sulle linee guida. Il primo punto da evidenziare è che c'è stato un grande apprezzamento per la correttezza istituzionale dell'Anac, che non era tenuta a chiamarci in causa ma che ha dimostrato di tenere in grande considerazione il nostro ruolo».
Per non abusare di questa cortesia, allora, le commissioni agiranno in tempi rapidi. «Invieremo in settimana – dice ancora Mariani - una lettera firmata dai due presidenti di commissione, nella quale ringrazieremo l'Autorità e daremo qualche indicazione sui passaggi che, secondo noi, possono essere integrati».

Insomma, il Parlamento non può entrare nel campo d'azione di un'Authority indipendente. Per questo, darà qualche suggerimento, senza abusare della cortesia ricevuta. Nel verbale, che sarà materialmente redatto nelle prossime ore, ci saranno soprattutto tre indicazioni.

I SUGGERIMENTI DI MODIFICA
La prima riguarda i bandi tipo. «Nelle ultime settimane – dice Mariani – abbiamo ricevuto segnalazioni di molte stazioni appaltanti, preoccupate dalla grande discrezionalità prevista dal Codice. Pensiamo che l'utilizzo di bandi tipo possa essere una soluzione a molti di questi problemi». Sul punto le Camere chiederanno un'accelerazione all'Autorità.

La seconda questione riguarda l'offerta economicamente più vantaggiosa. «Dall'analisi di alcune segnalazioni ricevute, pensiamo serva un richiamo forte a evitare che in qualche caso riemerga il criterio del prezzo più basso, in maniera strisciante. L'offerta deve essere sempre strutturata in modo tale da far risaltare con forza gli aspetti qualitativi».

Infine, sarà affrontato il tema dei Rup. «Pensiamo – conclude l'onorevole – che si debba tenere conto anche della realtà dei Comuni nei quali ci sono responsabili che hanno titoli di studio inferiori alla laurea, ma che mandano da anni avanti gli uffici, grazie all'esperienza maturata sul campo. Non bisogna fare piazza pulita, bloccando il sistema, ma bisogna valorizzare queste professionalità».

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