Appalti

Quadrilatero, aperti altri 50 km, entro il 2017 completata le tratte principali. Addio alla «cattura di valore»

di Alessandro Arona

L'Anas di Gianni Armani si presenta con un altro succeso al presidente del Consiglio, altri 50 chilometri delle superstrade del Quadrilatero Marche Umbria aperte al traffico nella giornata di ieri. Si tratta di 35 chilometri sulla direttrice Foligno-Civitanova Marche, che a questo punto è interamente adeguata a superstrada, e 15 km sulla ss 76 Perugia-Ancona, a cui mancano ancora i lotti Fossato Di Vico-Cancelli e Albacina-Serra San Quirico, su cui i lavori sono in corso, e che l'Anas conta di completare entro la fine del 2017.
Il completamento dei tratti sulla Perugia-Ancona, maxi lotto 1, è stato possibile dopo la cessione del ramo d'azienda de l consorzio Dirpa ad Astaldi, tra febbraio e luglio dello scorso anno, in seguito alla crisi di Impresa Spa, dopo che quel lotto (da 535 milioni di euro complessivi) è stato funestato negli anni anche dalla precedente crisi di Baldassini Tognozzi, a cui Impresa Spa era subentrata.

Nel frattempo, il gruppo di advisor formato da Kpmg Advisory Spa (Gruppo Clas Spa), Jones Lang Lasalle Spa, Cba Studio Legale Tributario, ha fornito alla società Quadrilatero Spa (Anas in maggioranza e Regioni Umbria e Marche, che a breve sarà riassorbita dentro Anas spa) conclusioni defintivamente deludenti dal progetto di "cattura di valore" (Piaono di area vasta, Pav). Le stime di incasso dalle concessioni sulle aree leader sarebbero cioè così modeste da non giustificare l'operazione (espropri e varianti al prg approvati dal Cipe). L'archiviazione del Pav non è ancora ufficiale, ma prima o poi arriverà.
A questo punto, rispetto ai costi complessivi delle infrastrutture stradali di 2,2 miliardi di euro, oltre ai finanziamenti pubblici per 1.791 milioni, si aggiungono solo 30 milioni di euro dall'aumento dei diritti camerali (tassa annuale di iscrizione delle imprese alle Camere di commercio) e 26 milioni dalla vendita dei materiali di risulta.
Mancano dunque circa 200 milioni per realizzare la Pedemontana (che dovrebbe collegare trasversalmente le due superstrade) e altri 170 milioni per bretelle stradali minori, ma il "grosso" dell'opera, le due superstrade Foiligno-Civitanova e Perugia-Ancona sono finanziate e quasi terminate (come detto sopra).


IL PROGETTO QUADRILATERO
Il progetto, varato a inizio anni Dieci sulla scia della legge obiettivo (2002-2004), ha accorpato vari lotti per il completamento delle superstrade Anas Perugia-Ancona (Ss 76) e Foligno-Civitanova Marche (Ss 77), più la "pedemontana" Fabriano-Camerino, con l'idea di affidare i lavori con due macrolotti ad altrettanti general contractor.
Le due gare a general contractor sono state lanciate nel 2004, aggiudicate nel 2006, e i cantieri principali sono stati avviati, dopo le progettazioni, nel 2009.
Il maxi lotto 1, Foligno-Civitanova, 1.166 milioni, è stato affidato alla cordata guidata dall'austriaca Strabag con Cmc, Grandi Lavori Fincosit e Coci), ed è praticamente completato, salvo viabilità complementare.
Il maxi lotto 2, 30 km per completare la Perugia-Ancona, 535 milioni affidati al contraente generale Dirpa (Btp e Impresa Spa) ha subito numerose interruzioni a causa delle crisi prima di Baldassini (Btp) e poi di Impresa Spa. Nel 2014 il commissario "Marzano" ha messo a gara il ramo d'azienda per consentire la ripresa dei lavori: nel febbraio 2015 l'affitto temporaneo e nel luglio 2015 la cessione definitiva ad Astaldi.

IL FLOP CATTURA DI VALORE
L'altra idea del 2002-2004 era la cattura di valore, cioè ottenere anticipatamente dal territorio parte dei benefici che le due opere porteranno, cioè maggiorazioni sui diritti camerali, Ici-Imu futura pagata dalle nuove imprese, e soprattutto i canoni di concessione su 8 Aree leader, aree cioè espropriate dalla società mista Anas-Regioni per poi cederle a investitori privati per realizzare – lungo la nuova superstrada – poli logistici, nuovi insediamenti di imprese, centri commerciali.
Con la cattura di valore si puntava inizialmente a incassare 386 milioni di euro, ma la crisi economica e degli enti locali, e le gare per le Aree Leader andate per due volte deserte negli anni scorsi, hanno ridimensionato questa stima (su valutazione Kpmg) a 60 milioni di euro (30 ciascuno da aree Leader e apporti delle Camere di commercio), più 26 milioni da riutilizzo dei materiali di risulta. Alla fine troppo pochi, i 30 milioni ottenibili dalle aree leader, perché davvero se ne faccia qualcosa.

LE TRATTE INAUGURATE
Complessivamente sono stati inaugurati 50 km di nuove infrastrutture che, con 18 gallerie e 30 viadotti, superano i dislivelli appenninici e collegano in modo diretto e veloce le due regioni, sostituendo i tracciati esistenti delle strade statali 77 "della Val di Chienti" e 318 "di Valfabbrica", caratterizzati da percorsi tortuosi, con forti pendenze e in parte interni a centri abitati.
Sulla Ss 77 "della Val di Chienti" (direttrice Foligno-Civitanova Marche, maxi lotto 1, Strabag), il tratto aperto al traffico, in variante alla strada statale 77 "della Val di Chienti", è lungo complessivamente 35 km e si estende da Foligno (innesto SS3 "Flaminia") a Muccia (MC), dove si connette al tratto già esistente, completando e rendendo fruibile l'intero itinerario di 95 km fino a Civitanova Marche, dove a sua volta si innesta all'autostrada A14 e alla strada statale 16 "Adriatica".
La sezione stradale è a due carreggiate separate, con due corsie per ogni senso di marcia da 3,75 metri ognuna, oltre a banchine laterali da 1,75 metri e spartitraffico centrale di almeno 2,5 metri, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 24,5 metri.
Le connessioni con la viabilità secondaria sono garantite da 5 svincoli: Foligno (Innesto SS3 Flaminia), Colfiorito, Bavareto/Serravalle, Muccia Sud e Muccia Nord.
Il nuovo tratto aperto consente una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 40 minuti, passando dagli attuali 60 minuti a circa 20, con un accorciamento del percorso di 10 km e un abbattimento della produzione di anidride carbonica stimato in 20 tonnellate al giorno.

Sulla direttrice Perugia-Ancona (strada statale 318 "di Valfabbrica", maxi lotto 2, Astaldi) il tratto aperto lungo la direttrice Perugia-Ancona è lungo complessivamente 15 km e si estende in provincia di Perugia dalla località Pianello alla località Sospertole, connettendo i tratti già esistenti e completando la realizzazione del tracciato in variante alla strada statale 318 "di Valfabbrica" nonché il tratto umbro della direttrice. Il lotto Pianello-Valfabbrica (8,5 km) è stato realizzato dalla controllata Quadrilatero, mentre il tratto Valfabbrica-Sospertole (6,8 km) è stato realizzato direttamente da Anas.
L'investimento complessivo per la realizzazione delle opere ammonta a circa 224 milioni di euro.
La sezione stradale è a due carreggiate separate, con due corsie per ogni senso di marcia di larghezza compresa tra 3,50 e 3,75 metri ciascuna, oltre a banchine laterali da 1,75 metri e spartitraffico centrale, per una larghezza della piattaforma compresa tra 19 e 22 metri. Per un breve tratto di 2,3 km complessivi, in corrispondenza di due gallerie e due viadotti, la carreggiata è unica, a una corsia per ogni senso di marcia. Il raddoppio è già progettato e sarà realizzato con successivo appalto per un valore di circa 116 milioni di euro.
Lungo il tratto aperto sono presenti 5 gallerie, per uno sviluppo complessivo di 4,6 km, e 17 viadotti lunghi complessivamente 2,3 km. Le connessioni con la viabilità secondaria sono garantite da 3 svincoli: Pianello, Valfabbrica e Casacastalda.
Il nuovo tratto aperto consente una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 20 minuti, passando dagli attuali 28/30 minuti a circa 10, con un accorciamento del percorso di 6,5 km e un abbattimento della produzione di anidride carbonica stimato in 17 tonnellate al giorno.
Il completamento dei lavori attualmente in corso sul tratto marchigiano della stessa direttrice (strada statale 76 "della Val d'Esino") è previsto per la fine del 2017.

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