Appalti

Infrastrutture, Renzi: ora una corsia preferenziale, l'austerità Ue ha bloccato 20 miliardi di investimenti

di Marzio Bartoloni

Basta con la cultura folle dell’austerity». Il premier Renzi lancia il suo messaggio all’Europa e alla sua vecchia bandiera dell’austerità da Colfiorito di Foligno, sotto la galleria “Palude” dove ieri ha inaugurato l’asse portantedella Quadrilatero, l’infrastruttura che dovrebbe migliorare i collegamenti viari tra Marche e Umbria. Per Renzi quella bandiera a lungo brandita da Bruxelles è ormai logora ed «è stata una follia economica, culturale, sociale, politica» che « ci ha fatto ridurre da 40 a 20 miliardi gli investimenti pubblici». «Rimettendo a posto l’Italia - ha sottolineato ancora il premier - diamo una chiara direzione di marcia all’Ue: oggi non è solo l’inaugurazione di una strada, l’Italia chiude i conti con le cose rimaste a mezzo e può andare e a dire che bisogna investire di più nelle infrastrutture e chiudere con l’austerity».

Le parole del premier arrivano in una settimana fitta di appuntamenti per le infrastrutture - nei giorni scorsi l’annuncio della conclusione della Salerno Reggio Calabria entro dicembre - e precedono di qualche ora il consiglio dei ministri che ieri ha licenziato anche il regolamento taglia tempi (si veda articolo a fianco) per gli investimenti strategici: «Questo provvedimento permette a determinati processi amministrativi carichi di particolare impatto di avere una corsia preferenziale: ad esempio per un investimento che crea 300 posti di lavoro ci sono trafile, ora invece se c’è consenso ha una corsia preferenziale».

Insomma un nuovo messaggio per accelerare e semplificare la strada spesso in salita delle grandi opere. Come quella inaugurata ieri a Colfiorito e attesa da molti anni dove Renzi ha partecipato all’apertura al traffico in contemporanea, della Foligno-Civitanova Marche e del tratto umbro della Perugia-Ancona: 50 chilometri di nuove infrastrutture realizzate in variante ai tracciati esistenti delle strade statali 77 «Val di Chienti» (35 chilometri) e 318 «Valfabbrica» (15 chilometri) per un investimento complessivo di oltre 1,3 miliardi di euro. In tutto sono state realizzate 18 gallerie e 30 viadotti per superare i dislivelli appenninici e collegare più velocemente le due Regioni. Non lontano dal campo che ospitò i container per gli sfollati dopo il disastroso terremoto del 1997, il premier ha ricordato di essere venuto in questa zona «da scout e già si parlava di questa strada e si diceva che non si sarebbe mai realizzata». «Non è così - ha aggiunto -: accade che imprese che sembrano impossibili sirealizzano, oggi l’Italia ha smesso di arrivare in ritardo sulle infrastrutture. Esigo che dire opera all’italiana non significhi più ritardo ma qualità, innovazione, competenza».

«Il messaggio di oggi - ha continuato Renzi - al di là dei numeri degli investimenti è che abbiamo smesso con i rinvii. Siamo pieni di aziende, se noi comegoverno rimuoviamo gli ostacoli burocratici e portiamoinfrastrutture mi dite chi è in grado di competere con la qualità italiana? L’opera pubblica è un messaggio al Paese: si fanno, si smette di rinviare, si sbloccano opere per sbloccare la nazione. Questo è un messaggio per il turismo e per l'economia».

Ieri all’inaugurazione erano presenti anche il governatore umbro, Catiuscia Marini - «Un’area che prima era il punto di confine e di isolamento oggi diventa lo snodo dell’integrazione» - e delle Marche Luca Ceriscioli che ha sottolineato come nell'ottica della macroregione il fatto che «due realtà che stanno collaborando su tanti fronti, dalla sanità ai servizi, abbiano anche infrastrutture che collegano meglio significa semplificare, facilitare e rendere più chiaro il progetto che stiamo portando avanti».

Prima di raggiungere Colfiorito Renzi ha visitato l’azienda Arena: «Siete un simbolo a livello mondiale. Anche la prima atleta olimpica rifugiata, una nuotatrice siriana, è targata Arena. Se vincerà è anche per merito vostro»

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