Appalti

Banda ultralarga, Renzi: «Entro l'estate tutti i bandi» (altri 2,6 miliardi)

di Alessandro Arona

La banda ultralarga «va portata dappertutto. Il sottosegretario De Vincenti ci sta lavorando», presto uscirà «il piano per le aree C e D (a bassa redditivita', ndr). De Vincenti ha detto che non va in vacanza finche' non pubblica tutti i bandi».
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, nel corso dell'inaugurazione del Viadotto Salerno-Reggio Calabria. «Non saremo competitivi - ha sottolineato Renzi - nel mercato tecnologico del futuro se non avremo la banda larga ovunque».

Il governo conferma dunque le previsioni dei mesi scorsi, e cioè che i bandi Infratel per la banda ultralarga nelle zone bianche (a fallimento di mercato), lavori per 4 miliardi di euro finanziati dallo Stato, usciranno tutti entro l'estate.
Il quadro finanziario è stato definito nell'accordo quadro Stato-Regioni dell'11 febbraio 2016, dove appunto si è deciso che ai 2,2 miliardi del Cipe 2015 (da fondi Fsc) sarebbero stati aggiunti 1,8 miliardi Fesr-Feasr (230 milioni dal Pon Imprese e competitività e 1.570 dai Por regionali).

Il primo bando da 1,4 miliardi di euro era uscito a inizio giugno (si veda il servizio), articolato nei 5 lotti Abruzzo e Molise (120,8 milioni), Emilia Romagna (228), Lombardia (431,8), Toscana (218,3), Veneto (382). Sono altri due i bandi di Infratel in arrivo, quelli a cui ha fatto riferimento il premier, per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro, che saranno sempre articolati in lotti regionali.

Le gare hanno ad oggetto la «progettezione e costruzione, manutenzione e gestione in modalità wholesale (all'ingrosso, ndr) a tempo determinato di una infrastruttura passiva a Banda Ultralarga di proprietà pubblica, anche mediante l'utilizzo di componenti di infrastrutture già esistenti e finalizzati all'offerta di servizi a banda ultralarga».

I concessionari devono progettare e costruire senza rischio di costruzione, finanziato dai fondi pubblici; poi dovrà gestire la rete per 20 anni consentendo a tutti gli operatori di potervi accedere (pagandogli un corrispettivo per il servizio), e dovrà pagare un canone allo Stato, il cui valore a base d'asta sarà definito solo dalla lettera di invito (il 18 luglio è il termine per le richieste di partecipazione di questo primo bando).
Si tratta con evidenza di una concessione sui generis, e infatti la gara (si vedano le premesse del bando) non segue le regole del Codice appalti (Dlgs 50/2016) in quanto le reti Tlc sono escluse dall'applicazione del Codice.
A base di gara c'è solo un "progetto di fattibilità" (il bando parla di studio di fattibilità, ma Infratel sostiene che si tratta di un refuso.
Al concessionario spetta elaborare la progettazione definitiva ed esecutiva. Di fatto il progetto di fattibilità indicherà solo aree, fabbisogni e requisiti tecnici, mentre le linee effettive di scavo e installazione spetteranno al progettista.
Progettista che potrà fare parte dello staff delle imprese offerenti, oppure individuato all'esterno, in questo caso (a differenza dei costruttori) senza gara.

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