Appalti

Rating di impresa/2. Le Soa propongono una pagella con sei classi di valutazione modello «tripla A»

di Giuseppe Latour

Sei fasce di valutazione, con un massimo di AAA++, in stile agenzie di rating. Un grande peso (pari a 60 punti) per le capacità strutturali delle aziende. E una fase sperimentale articolata in tre momenti, per simulare in maniera dettagliata il possibile impatto sul mercato. Sono questi i tre elementi più importanti del dossier che Unionsoa e General Soa hanno appena inviato all'Anac sul rating di impresa. Le società di attestazione, nel disegno dell'Anticorruzione, avranno un ruolo fondamentale nella gestione del nuovo sistema di valutazione dinamico delle aziende. Per questo le loro indicazioni sul rating assumo un peso molto rilevante e aiutano a capire in quale direzione potrebbe andare l'Anticorruzione quando dovrà articolare lo strumento.

Partiamo dagli indicatori che dovranno portare a comporre la valutazione. Questi, secondo le Soa, vanno divisi in tre grandi aree: quella strutturale (requisiti di natura tecnica, finanziaria ed economica), quella contrattuale (esiti di comportamenti tenuti in sede di esecuzione) e quella legale (mancato rispetto di adempimenti obbligatori). Partendo da questi sarà possibile costruire il rating.

La valutazione sarà articolata in centesimi e sarà composta mettendo in fila tutti i diversi indici. Nello specifico, gli indicatori individuati dall'Anac sono sei. Per le Soa quello al quale attribuire peso maggiore riguarda le capacità strutturali dell'impresa: dovrebbe valere un massimo di 60 centesimi. Peseranno, invece, dieci centesimi altri tre criteri: il rispetto dei tempi e dei costi di esecuzione, la regolarità contributiva e le sanzioni amministrative per l'omessa denuncia di richieste estorsive e corruttive. In totale, sono altri 30 centesimi. Per arrivare a cento mancano dieci punti: saranno equamente divisi tra l'incidenza del contenzioso in sede di partecipazione ed esecuzione e la presenza del rating di legalità. Ad ogni possibile valutazione positiva si accompagna un rating negativo, che andrà a peggiorare la valutazione nel caso in cui manchino i requisiti.

Quello che emerge con più forza da questo schema è il grande peso che potrebbe essere attribuito a tutti gli indicatori che denunciano la capacità strutturale dell'impresa: il rispetto dei parametri di personale ed attrezzature, la qualificazione dello staff tecnico, l'esperienza professionale della direzione tecnica, il patrimonio netto per le società di capitali, l'indice di liquidità, il valore della produzione, gli anni di attività, le certificazioni, il modello organizzativo relativo al Dlgs n. 231/2001, il portafoglio ordini. È soprattutto qui che si guarderà per comporre il giudizio.

Tutte queste valutazioni porteranno a un rating che andrà da un minimo di uno a un massimo di cento. E la proposta delle società di attestazione introduce un elemento ulteriore, la divisione delle valutazioni in sei fasce: AAA++ (da 90 a 100), AAA+ (da 89 a 70), AAA (da 69 a 50), AAA- (da 49 a 30), AAB (da 29 a 10), ABB (da 9 a 1). Si andrà a scalare e gli effetti premiali saranno concessi fino alla valutazione AAA-. Al di sotto di questa soglia, per le ultime due fasce, la valutazione sarà negativa.

Infine, le Soa si pronunciano anche sul periodo di sperimentazione, previsto dal documento mandato in consultazione dall'Anac. La proposta prevede una fase di implementazione della novità condotta in tre momenti distinti. Anzitutto, ci potrebbe essere una sperimentazione su base storica. Nell'arco di un paio di mesi le Soa potrebbero prendere in esame un campione di attestazioni già rilasciate, attribuendo loro il rating e valutandone gli effetti. In questo modo sarebbe possibile affinare i parametri e i pesi, portando eventualmente qualche correzione.

La seconda fase prevede l'attivazione, in contemporanea alla prima sperimentazione, di due istruttorie parallele su un congruo campione di società: con e senza l'applicazione del rating di impresa. Così sarebbe possibile raccogliere ulteriori elementi sull'impatto pratico che avranno le novità. A questo punto, sarebbe possibile procedere con una sperimentazione in linea. Concludono le Soa: «Completate le prime due fasi, il rating d'impresa potrebbe essere messo in linea e applicato alle attestazioni in corso di rilascio, nonché - nell'arco di sei mesi - ad ogni attestazione in corso di validità determinando così una revisione generale delle attestazioni oggi possedute dall'imprese ed in corso di validità».

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