Appalti

Nuovo codice/2. Ance: amministrazioni in confusione, serve una moratoria fino al primo gennaio

di Mau.S.

Congelare l’applicazione del nuovo codice appalti fino al primo gennaio del 2017. La richiesta di spostare in avanti di almeno sei mesi l’applicazione del Dlgs 50/2016, entrato in vigore lo scorso 19 aprile, era nell’aria da giorni. A chiederla, dopo i dati che hanno fotografato il crollo dei bandi di gara (valori crollati dell’85% a maggio in base ai dati del Cresme) testimoniando le difficoltà de le stazioni appalti nell’attuare le nuove norme, è stato il presidente dell’Associazione nazionale costruttori (Ance) Claudio De Albertis.

«I dati di mercato - ha detto De Albertis - dimostrano che digerire le novità non è così semplice. Tanto le stazioni appaltanti che le imprese vivono un momento di profonda confusione. Serve un periodo transitorio e mi pare che il primo gennaio 2017 possa essere una misura ragionevole».

Alla richiesta, arrivata nel corso di un convegno su concorrenza e mercato organizzato da Federcostruzioni a Roma, si è subito associato il presidente della federazione che riunisce oltre 30mila imprese che ruotano al mondo dell’edilizia, Rudy Girardi. «Serve più tempo , anche per permettere alle amministrazioni di dotarsi dei progetti esecutivi , visto che ora sono state vietate le gare per gli appalti integrati di progettazione e costruzione».

Pur confermando le valutazioni positive sull’impianto complessivo delle nuove norme sui contratti pubblici non sono mancate i rilievi critici su alcuni aspetti puntuali come il tetto al subappalto o la timidezza degli interventi a favore delle Pmi.

Meno favorevoli le osservazioni relative al Ddl sulla concorrenza che, dopo mesi di stop, ha ripreso da poco il cammino in commissione al Senato. Rilievi condivisi anche dal presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, che ha annunciato una nuova segnalazione sul disegno di legge annuale per le liberalizzazioni. Al centro ci sarà la richiesta di trasformare il Ddl in un decreto legge per sottrarre le misure sulle liberalizzazioni alle azioni delle lobby in Parlamento. Da parte sua il viceministro all’Economia Enrico Zanetti ha invece annunciato novità sulle valorizzazioni immobiliari gestite tramite Sgr. A gestire le operazioni in prima battuta saranno sempre le società di gestione di risparmi. Ma «l’affidamento delle operazioni di trasformazione dovrà avvenire sempre con gara». Non solo. «Per scegliere i progetti si faranno concorsi di idee», ha annunciato Zanetti.

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