Appalti

Oggi apre il Gottardo, in Italia lavori da 612 milioni per potenziare le linee

di Alessandro Arona

Per potenziare i corridoi ferroviari del Sempione (Basilea-Novara) e del Gottardo (Basilea-Milano) non servono opere miliardarie, pure previste nei vecchi documenti della legge obiettivo e mai finanziati, come il quadruplicamento della Chiasso-Monza (1,5 miliardi di euro) o il potenziamento della Novara-Malpensa-Seregno (400 milioni) o il collegamento Seregno-Bergamo (un miliardo). Opere in ritardo che spesso fanno dire "l'Italia è in ritardo quando arriveranno i treni del Gottardo" .
Rfi respinge questa impostazione, perché - spiega ai nostri taccuini l'amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile - «l'appuntamento che conta è il 2020, quando sulla linea del Gottardo sarà inaugureato dagli svizzeri anche il tunnel del Ceneri. E sul lato italiano sono in corso tutti gli interventi di ammodernamento delle linee che, nel 2020, ci consentiranno di potenziare la capacità da 290 a 390 treni al giorno. Per il 2020 saremo pronti».

Si tratta di una serie di una serie di piccoli e medi interventi, per un importo totale di 612 milioni di euro, sulle gallerie (per adeguare le grandezze alle sagome dei treni merci di ultima generazione), sulle linee (raggi di curvatura e pendenze per arrivare a lunghezze dei treni merci da 575 a 750 metri.

«Il completamento del Gottardo e del Ceneri - spiega Gentile - non bastano a potenziare le linee: serve adeguare le gallerie a 4 metri allo spigolo e i binari a 750 metri di lunghezza dei treni».

Le slides di Rfi
mostrano lo stato degli interventi sia in territorio svizzero che italiano, e come si vede il progetto Alptransit degli svizzeri ha opere in programma fino al 2020, anzi una di queste (distanziamento delle merci tra Vezia e Lugano, 57 milioni di euro) sarà pronta sola nel 2022.
Sul lato italiano i potenziamenti si concentrano soprattutto sul lato Gottardo-Ceneri, e hanno termini di fine lavori tra il 2017 e il 2020 (ecco: semmai il tema può essere la capacità nostra e degli svizzeri di rispettare i termini di fine lavori ...).

C'è però un ritardo su un'opera che la stessa Fs considera strategica, il potenziamento della Rho-Gallarate: adeguamento tecnologico Gallarate-Parabiago (20 milioni) e il quadruolicamento +Raccordo a Y Rho-Parabiago (402 mln), entrambe date «oltre il 2020».


«La Chiasso-Seregno-Monza per ora non serve - spiega Gentile - ma certamente è una prioorità la Rho-Gallarate. Era già finanziata, poi l'abbiamo de-finanziata per la contrarietà del territorio, ora stiamo riprogettando l'opera per trovare l'intesa con il territorio. La linea è già piena di treni pendolari, e nel 2020 arriveranno le merci in più dalla Svizzera».
L'obiettivo è dunque inserire il finanziamento nell'Addendum 2016 di Rfi, in fase di definizione, per poi partire nel 2017/2018 c on la gara d'appalto.

GOTTARDO: L'INAUGURAZIONE, L'OPERA

Saranno i cittadini elvetici ad inaugurare domani la galleria di base del S. Gottardo, il tunnel ferroviario più lungo del mondo che avvicinerà l'Italia alla Svizzera e alla Germania. Toccherà infatti a mille svizzeri estratti a sorte l'onore di percorrere per primi in treno il percorso di 57,1 km. Solo dopo partirà il secondo treno con le autorità, che trasporterà l'intero governo svizzero oltre ad ospiti dei paesi confinanti fra cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Capolavoro dell'ingegneria elvetica, la nuova galleria rappresenta una sfida e un'opportunità economica da cogliere per l'Italia, lungo un asse di trasporto che va dal porto di Genova a quelli di Zeebrugge in Belgio e Rotterdam in Olanda, attraverso la Germania, in una delle macroregioni più industrializzate del pianeta. Quando la galleria di base diventerà operativa l'11 dicembre, vi potranno transitare ogni giorno fino a 250 treni merci e 65 treni viaggiatori al giorno, invece del limite massimo di 180 treni merci della vecchia linea alpina.
Il percorso Milano-Zurigo si ridurrà di mezz'ora e nel 2020, con l'apertura della galleria del Ceneri, il viaggio fra le due città durerà circa tre ore. Oltre alle innumerevoli sinergie economiche, culturali e sociali che potranno nascere dall'avvicinamento fra Milano e la capitale economica elvetica, il nuovo S.Gottardo potrà far diventare Genova il porto naturale della Svizzera, ma anche della Baviera, l'Alsazia-Lorena e il Baden Wuerttemberg. Una volta completate in Italia le necessarie infrastrutture, i container scaricati a Genova potrebbero viaggiare in treno fino in Svizzera o anche più a nord fino al porto di Rotterdam.

Più lunga del tunnel giapponese di Seikan (53,9 km) e del tunnel sotto la Manica (50,5 km) - ma nel 2025 il record sarà del tunnel del Brennero, 64 km - , la galleria di base del S. Gottardo è anche la più profonda del mondo con una copertura massima di 2300 metri. Riduce di 30 chilometri l'attuale percorso, che diventa quasi pianeggiante.
Prima dell'entrata in funzione, verranno effettuate 3mila corse di prova per garantire la massima sicurezza nelle due canne principali a binario unico della galleria, che rendono impossibile una collisione. Costata 12,2 miliardi di franchi svizzeri, la galleria di base del S. Gottardo fa parte del più ampio progetto elvetico dell'Alptransit, che ha come obiettivo il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia, con vantaggi per l'ambiente, la sicurezza stradale, l'efficienza, la rapidità e la puntualità del servizio. Un obiettivo che gli svizzeri hanno approvato a larga maggioranza con due referendum, nel 1992 e il 1998. Ed è proprio per ringraziare i cittadini del loro appoggio, che il governo di Berna ha deciso che siano loro i primi ad inaugurarlo.

Il nuovo tunnel del S. Gottardo è la seconda tappa dell'Alptransit, dopo la realizzazione della galleria di base del Loetschberg (34,6 km) nel 2007. L'ultima sarà la galleria del Monte Ceneri (15,4 km) per un investimento totale di 23,5 miliardi di franchi svizzeri, finanziato per il 60% con una tassa sul traffico pesante, per il 30% con l'Iva e per il restante 10% con una tassa sugli oli minerali.
Secondo un sondaggio diffuso oggi dall'istituto Demoscope, il 77% degli svizzeri ritiene che i costi della costruzione del tunnel di base del San Gottardo siano giustificati.

Il documento Rfi sul Corridoio Reno-Alpi

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