Appalti

Riforma appalti, pronte le linee guida Anac su rating di impresa, esclusioni dalle gare e Ppp

di Mauro Salerno

Pronte le linee guida Anac sul rating di impresa. Il Consiglio dell'Autorità Anticorruzione ha approvato la bozza del provvedimento di attuazione del nuovo codice appalti che introduce la qualificazione dei costruttori non solo tenendo conto dei parametri economici e organizzativi, ma anche sulla base del comportamento tenuto in cantiere in termini, ad esempio, di rispetto di tempi di realizzazione delle opere o di vocazione al contenzioso con le amministrazioni. Insieme alle linee guida sul rating di reputazione è arrivato il primo sì anche alle indicazioni alle stazioni appaltanti sui motivi che possono portare alle esclusioni delle imprese dalle gare e sul partenariato pubblico privato.

Prima di essere varate definitivamente le linee guida saranno aperte alle valutazioni di operatori e Pa. Nel frattempo si è chiusa la fase di consultazione sulle prime sette linee guida attuative del codice già varate dall'Anac, con le indicazioni su procedure negoziate, offerta più vantaggiosa, direzione lavori, Rup, direzione del contratto, commissari di gara e progettazione. «Contiamo di pubblicarle definitivamente entro la prima settimana di giugno», ha annunciato il consigliere dell'Anac Michele Corradino, durante un convegno sul nuovo codice organizzato ieri dall'Ance (costruttori) a Roma. Corradino ha tenuto a sottolineare il carattere vincolante della «soft law» prevista per l'attuazione dal codice. Ma ha diffidato le amministrazioni a inserire dei riferimenti alle linee guida nei documenti di gara prima dell'approvazione definitiva. «Vogliamo che siano il risultato di un confronto reale e aperro con il mercato», ha spiegato Corradino. Anticipando che le bozze pubblicate (su cui l'Anac ha ricevuto 832 documenti con proposte durante le consultazioni) potranno subire modifiche sostanziali prima dell'ok finale. Anche il nuovo codice (Dlgs 50/2016) è in procinto di subire una prima tranche di correzioni. Il ministero delle Infrastrutture, come ha confermato il viceministro Riccardo Nencini, è al lavoro per mettere a punto una «errata corrige» che sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale «quanto prima» per sanare una serie di incongruenze contenute nel testo in vigore dal 19 aprile. Errori materiali, ma anche riferimenti interni non corretti, che stanno causando non pochi problemi di interpretazione alle stazioni appaltanti in questa prima fase.

Dalle imprese è arrivata la richiesta di fare in fretta. «Bisogna completare al più presto il quadro normativo», ha chiesto il presidente dell'Ance Claudio de Albertis. Anche alla luce dei dati pubblicati ieri dall'Istat che segnalano un nuovo calo della produzione dei cantieri (-0,5% nel primo trimestre). «Un dato che ci preoccupa molto - ha concluso De Albertis - e fa vacillare la crescita dell'1% degli investimenti stimata per il 2016»

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