Appalti

Edilizia scolastica/1. Galimberti: pronto il Dm con il riparto di 230 milioni per il 2016

di Massimo Frontera

Per il sostegno all'edilizia scolastica, dal 2016 sono disponibili risorse aggiuntive sulla misura dei "mutui Bei". Lo ha ricordato ieri il responsabile della struttura di missione di Palazzo Chigi per l'Edilizia scolastica Laura Galimberti nel corso di un'audizione presso la commissione Cultura della Camera. Si tratta di 10 milioni di euro in più che l'ultima legge di Stabilità ha aggiunto alle risorse già stanziate l'anno precedente. Questi «10 milioni di euro supplementari di rata mutuo a carico dello Stato - si legge nella relazione che Laura Galimberti ha trasmesso alla commissione Cultura della Camera - potranno finanziare gli interventi di edilizia scolastica previsti nella seconda annualità della programmazione. Sono circa 230 milioni a beneficio degli Enti locali». A questo scopo Galimberti ha riferito «che il Miur ha già predisposto il decreto di ripartizione delle risorse per Regione, attualmente alla Corte dei Conti, prevedendo come ultimo termine per l'aggiudicazione dei lavori il 31 dicembre 2016».

A proposito di scadenze, Galimberti ha anche ricordato che «il 30 aprile scade il termine per gli enti locali della consegna delle aggiudicazioni provvisorie per le linee finanziamento con le delibere Cipe n. 6/2012 e n.32/2010». Si tratta di vecchi programmi sui quali si sono registrate notevoli difficoltà sia di gestione e di avanzamento - con notevole allungamento dei tempi - sia opacità nel monitoraggio delle procedure e delle stesse risorse. Il legislatore ha imposto una serie di scadenze tagliola per stimolare gli enti (principalmente Regioni ed Enti locali) a chiudere questi vecchi programmi, revocando le risorse che non riusciranno a essere utilizzate.

La responsabile della struttura di missione di Palazzo Chigi ha inoltre ricordato che è di imminente avvio un concorso nazionale per realizzare una cinquantina di scuole innovative. «Ci sono in tutto 350 milioni dell'Inail, contando anche i 50 milioni aggiunti dalla legge di Stabilità, per edifici di nuova costruzione applicando principi che coniugano l'architettura alla pedagogia», ha ricordato Galimberti. «L'edificio stesso - ha aggiunto - deve diventare un educatore: anche il fotovoltaico sul tetto può essere un elemento di studio». «Ci sarà un concorso di architettura per professionisti italiani e stranieri su tutto il territorio italiano con una cinquantina di siti. Le aree vengono segnalate dalle Regioni. Sarà una grande sfida dal punto vista dello studio tipologico e della ricerca architettonica», ha concluso. Ovviamente non è possibile sostituire il patrimonio di edilizia scolastica esistente, che conta 42mila unità, ma di segnare la strada da percorrere nell'avviare una graduale sostituzione edilizia. «Ci piacerebbe che questi diventino degli esempi dal punto di vista della nuova architettura per le nuove costruzioni - ha detto a questo proposito Galimberti -. Immaginiamo che debba esserci un ricambio. Soprattutto di quelle strutture realizzate negli anni '60 e '70 quando si è costruito in povertà di risorse, anche con l'utilizzo di materiali e tecnologie inadeguati».

Più in generale, rispetto al programma di governo avviato sul'edilizia scolastica, la responsabile della struttura di missione ha riferito che «su 3.800 cantieri avviati, 2.900 sono conclusi, ma grazie al fatto che eravamo avvantaggiati con i progetti».

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