Appalti

Delrio: «Via gli oneri su demolizione e ricostruzione», «spingere il riuso»

di A.A.

«Attualmente pagare gli oneri di urbanizzazione sulla demolizione e ricostruzione scoraggia molto» questo tipo di iniziative per la rigenerazione urbana, e allora bisogna pensare a evitare questo onere che, senza portare grosse somme nelle casse dei Comuni impedisce il dispiegarsi di azioni. Onere che quantomeno potrebbe essere ripensato per favorire questioni centrali come la mobilita' sostenibile, tenendo in mente che oltre a favorire il mercato della riqualificazione «le metropoli che attirano i giovani, e anche le aziende, sono quelle vivibili». Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, lo dice intervenendo al seminario `Nuovi strumenti e opportunita´ per la rigenerazione urbana' organizzato dal gruppo Pd alla Camera.
«L'obiezione che ci viene fatta e che i Comuni perderebbero soldi se si tolgono gli oneri di urbanizzazione e ricostruzione», spiega Delrio, «ma ho chiesto al mio ex dirigente urbanistica quanto incassava il comune di Reggio Emilia e quanti sono stati gli interventi di demolizione nel 2013: sono stati 6, niente in una realta' piuttosto dinamica, hanno incassato come oneri di urbanizzazione 30mila euro».
Cio' detto, rispetto all'eventuale rimozione degli oneri, «non credo che la Ragioneria possa dire che se togliamo gli oneri di urbanizzazione- dice il ministro- perche' ad esempio con gli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici si e' creato un mercato e dal punto di vista fiscale abbiamo guadagnato, e si e' creato lavoro».
Questo tema «e' molto importante» e «serve un differente approccio, certamente in accordo con i Comuni ma diverso», dice Delrio. Ad esempio «si possono usare gli oneri invece che per costruire parcheggi per alimentare un fondo per la mobilita' urbana sostenibile, la sfida principale che abbiamo davanti per dare alle citta' una centralita' sempre maggiore- conclude- perche' le metropoli che attirano i giovani, e anche le aziende, sono quelle vivibili».

Il modo migliore per favorire la limitazione al consumo di suolo - ha aggiunto Delrio - e' «favorire la rigenerazione urbana, il miglior provvedimento che si possa fare», realizzando cosi' «un'opportunita' sociale, culturale e anche economica» che aiuti l'Italia a «imboccare la strada della crescita».
Alla legge sul consumo di suolo all'esame del Parlamento «dobbiamo fare le correzioni che tutti ci chiedono- spiega Delrio- perche' e' vero che la miglior legge contro il consumo di suolo e' favorire la rigenerazione urbana, il miglior provvedimento che si possa fare». Quindi, prosegue, «dobbiamo fare queste poche modifiche, ma credo che dobbiamo cominciare a far crescere il dibattito e far capire che e' un'opportunita' sociale, culturale e anche economica, perche' se decolla il mercato della rigenerazione urbana dei condomini e dei quartieri l'Italia puo' piu' velocemente imboccare la strada della crescita».
E per far questo, conclude il titolare del Mit, servono «poche leggi e una grande forza e un dibattito culturale con le citta' e gli amministratori».

Delrio ha poi parlato di edilizia residenziale pubblica. Recuperare 25mila case popolari «in 3-4 anni» e «7.500 almeno quest'anno».
Affrontando il tema della rigenerazione urbana, cioe' del miglioramento degli edifici e del loro efficientamento energetico ma non solo, rendendo le citta' vivibili anche dal punto di vista della logistica dei trasporti, sostenibili, Delrio parla di «una nuova frontiera da rendere operativa», e «da questo punto di vista c'e' una cosa a cui tengo particolarmente, ed e' il tema dei quartieri di edilizia residenziale».
Quindi «la vera sperimentazione di qualita' e progettazione avanzata dovremmo farla li', sull'edilizia residenziale popolare», valuta il titolare del Mit, visto che «il patrimonio e' pubblico» nel caso delle case popolari.
«Noi abbiamo messo e stiamo mettendo a disposizione» degli enti locali «una notevole quantita' di denaro» e «vogliamo recuperare 25 mila alloggi pubblici non in 15-20 ma in 3-4 anni», afferma. Le risorse «sono state potenziate», aggiunge, «e quest'anno voglio recuperare almeno 7.500 alloggi dei 25 mila», dice Delrio, «mi do un obiettivo numerico e mettero' un counter».
Lo scopo del `counter´ e' preciso: «se io trasferisco il denaro alla Regione, e quella lo tiene fermo per 3-4-5 mesi per problemi di bilancio, poi cambia le regole per il trasferimento ai Comuni e passano altri sei mesi», vuol dire che «i soldi che ho messo oggi li vedo attuati, anche per interventi minimi sotto i 15mila euro, fra 2 anni: e' evidente che cosi' non va». (SEGUE)
(Ran/Dire) 13:54 19-04-16
(DIRE) Roma, 19 apr. - «Stiamo ragionando sul mettere in piedi un Piano di rinascimento urbano. Questa e' la vera sfida che abbiamo davanti ed e' una sfida molto complicata», dice Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, una sfida da affrontare con la qualita' come stella polare. «Dobbiamo mettere le migliori intelligenze al lavoro sulle nostre periferie, i migliori architetti e le migliori esperienze univeristarie nella riqualificazione nei nostri quartieri di Edilizia residenziale popolare (Erp)- dice Delrio- questa e' una grandissima sfida culturale, chiamare i migliori a fare la cosa piu' difficile», per «non lasciare la riqualificazione di quartieri delle nostre citta', con tutto il rispetto, a un dirigente del Comune».

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