Appalti

Esclusioni dalle gare e commissariamenti per reati di corruzione: al via l'intesa tra Anac e Procure

di Mau. S.

Appalti commissariati per corruzione, imprese escluse dalle gare per mancata denuncia di casi di estorsione o concussione sono due tra le principali ipotesi di collaborazione più stretta tra l'Autorità Anticorruzione e le Procure della repubblica italiane. Nell'accordo mirato a rafforzare lo scambio di informazioni entrano ovviamente anche i casi in cui l'Authorithy guidata da Raffaele Cantone, durante la sua attività di vigilanza, venga a conoscenza di comportamenti con rilevanza penale.

L'intesa siglata tra Anac e la Procura generale presso la Cassazione prende la forma di un accordo-quadro che l'Anac siglerà con le singole Procure della Repubblica che ne faranno richiesta. Al momento, spiega una nota dell'Anticorruzione, sono stati presi contatti con 13 Procure e nei prossimi giorni saranno firmati i primi protocolli.

Tra i casi citati nell'accordo figura ovviamente l'ipotesi di commissariamento degli appalti acquisiti in maniera illecita. Qui il protocollo prevede l'immediato invio delle richieste di rinvio a giudizio per i reati (dalla corruzione al peculato) che potrebbero far scattare la richiesta di commissariamento al prefetto. Allo stesso modo le procure dovranno informare l'Anac delle richieste di rinvio a giudizio relative a casi di estorsione o concussione in cui l'imprenditore vittima del reato «abbia omesso di denunciare i fatti all'autorità giudiziaria». La conseguenza in questo caso è l'eslcusione dalle gare pubbliche e dai subappalti. Da parte sua l'Autorità garantirà alle procure che sigleranno l'intesa il rilascio di pareri su richiesta e l'invio di tutte le documentazioni necessarie alle indagini.

Lo schema di accordo-quadro Anac-Procure

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